Lastra a Signa: condannato a 12 anni per maltrattamenti e violenza sessuale. Subito in carcere
LASTRA A SIGNA (FIRENZE) – E’ stato arrestato ieri sera, 28 aprile 2021, a Lastra a Signa, un 41enne di origini albanesi condannato dal Tribunale di Firenze, in primo grado, a 12 anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. L’uomo, pregiudicato, è stato arrestato dai carabinieri e condotto in carcere. Nella serata di ieri, nell’ambito dell’attività volta al rintraccio di soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi, i militari della stazione di Lastra a Signa hanno arrestato l’albanese, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal Tribunale di Firenze. L’uomo è stato condannato per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, reati commessi a Lastra a Signa dal 2015 al marzo 2019. La vittima ed il 41enne condannato avevano iniziato la loro relazione andando ad abitare assieme, prima nel comune di Sesto Fiorentino e poi in quello di Lastra a Signa, all’inizio del 2011. Dalla loro unione nel 2012 è nata una bambina, ma l’uomo poco dopo venne arrestato per reati commessi in Albania rientrando presso la famiglia solo a fine 2013.
Ripresa la convivenza, l’uomo tornava a casa negli orari più disparati, ubriaco ed in un primo momento non si interessava né alla figlia né alla compagna, aveva raccontato la donna. Dal 2015 incominciò il suo atteggiamento vessatorio nei confronti della compagna, offendendola pesantemente, picchiandola con schiaffi, pugni, calci ed approfittando di lei anche sessualmente, contro la sua volontà. L’uomo esercitava nei suoi confronti una gelosia morbosa e immotivata, impedendole di parlare con chiunque e chiamandola continuamente mentre era a lavoro.
Solo nel marzo 2019, la vittima ebbe il coraggio di chiedere aiuto e raccontare, tutto mettendo da parte la vergogna per le continue umiliazioni che era costretta a sopportare. Nell’udienza davanti al Tribunale, l’uomo è stato condannato alla pena di 12 anni di reclusione e, ritenendo che fosse fondato il pericolo di fuga, è stata applicata nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere.
