Fiorentina salva: battuta la Lazio (2-0). Vlahovic, favolosa doppietta, nel gotha dei goleador viola. Pagelle
FIRENZE – Fiorentina salva, praticamente anche se non matematicamente. Grazie alla partita perfetta sfoderata contro la Lazio, che probabilmente perderà la corsa Champions. Problemi di Inzaghi, ovviamente. Ma partita vinta dalla Fiorentina, e questo è quello che conta, grazie alla favolosa doppietta di Vlahovic. Che sale a 21 gol. Segnando perfino il suo primo vero gol, pulito, di testa, quello del 2-0 al 44′ della ripresa. L’altro di testa lo fece di testa a Genova contro la Sampdoria. Controverso. Vlahovic che aveva sbloccato nel primo tempo su azione costruita da Castrovilli e assist di Biraghi. Che grande attaccante Vlahovic! Incredibile la metamorfosi rispetto a qualche mese fa. E’ un centravanti che tuttt’Europa, ora, invidia alla Fiorentina. Grazie al suo valore, alla sua volontà di crescere e, lasciatemelo dire, degli insegnamenti di Cesare Prandelli. Dusan sale nel gotha dei goleador viola: da stasera è il quarto attaccante straniero ad aver segnato almeno venti gol in un campionato. Prima di lui ci erano riusciti solo Pedro Petrone (anni Trenta del ‘900), Kurt Hamrin (anni Cinquanta e Sessanta) e Gabriel Batistuta (anni Novanta). Quella di Vlahovic è stata una meravigfliosa metamorfosi. Tipo brutto anatroccolo che diventa spettacolare cigno. Ma bisogna aggiungere, stasera, elogi a tutta la squadra. Che ha giocato la partita giusta contro un avversario forte, e magari spocchioso, sicuro di non perdere. La difesa ha retto bene, completamente trasformata dopo il disastro di Bologna. Bene Castrovilli che ha propiziato il primo gol di Vlahovic in collaborazione con Biraghi. Al quale attribuisco un buon 6,5. E’ stato utile, Biraghi, ha cantato e portato la croce. Così come Ribery, forse meno spettacolare rispetto ad altre prestazioni, ma disposto sacrificarsi e a prendere tante botte. Bravissimo Dragowski, come al solito. E va apprezzato Iachini, per la sceklta di far giocare Castrovilli dall’inizio, inserendo Amrabat nella ripresa, quandio c’era da resistere al forcing laziale. Forcing senza costrutto, soprattutto per merito di una Fiorentina che ha saputo chiudere i varchi, sacrificandosi, ripartendo e colpendo in maniera letale con Vlahovic. Fiorentina ormai salva, ma che affronterà comunque con piglio deciso anche la trasferta di mercoledì a Cagliari. Che non sarà più la partita da coltello dai denti, ma da giocare con convinzione. Come quella di stasera.
CASTROVILLI – Iachini sceglie di tener fuori Amrabat, preferendo subito una Fiorentina più aggressiva schierando, contemporaneamente, Bonaventura e Castrovilli. E in effetti, i viola si fanno subito pericolosi con Ribery che mette a cenrtro area un pallone sulla testa di Ribery che lo manda fuori di poco. Quindi ammonizione per Venuti nella tre quarti viola per aver messo giù Radu. Punizione di Luis Alberto per Milinkovic, nell’area viola, difesa ferma, ma Dragowski esce di pugno e risolve. Poco dopo Immobile potrebbe beffare Milenkovic e Pezzella insieme, poi arriva Biraghi che s’impaurisce e mette in angolo. Replica la Fiorentina con un Vlahovic pronto a partire, su suggerimento di Ribery. Tempestivo, ma anche fortunato, l’intervento di Marusic che riesce a toccare prima che Vlahovic possa presentarsi solo davanti a Reina. Che pochi istanti dopo deve parare un due tempi un tiro insidioso su incursione di Castrovilli.
DRAGOWSKI – Ma la prima vera occasione da giol è laziale: all’11’ Correa batte a rete su imbeccata di Milinkovic, ma è grandissimo Dragowski che respinge. La Lazio ora sta prendendo le misure alla Fiorentina. Leiva, Milinkovic e Luis Alberto costruiscono e pressano. E’ una mia impressione o Amrabat avrebbe fatto molto comodo? Ripartenza viola, Ribery guadagna un angolo. Batte Ribery per la testa di Vlahovic che, di testa, la manda fuori travolgendo Radu che resta a terra. Per poco. Al 22′ altra buona occasione per la Fiorentina: protagonista, nel bene e nel male, Vlahovic. Che parte bene, fa 25 metri palla al piede, dovrebbe tirare e invece tenta di servire Bonaventura. Ma tocca male e i difensori della Lazio spazzano via.
VLAHOVIC I– Ripartenza rapidissima della Lazio (25′), Caceres sbaglia il controllo su Immobile che scatta, solo, e colpisce il palo alla sinistra di Drago. Ma è fuorigioco. Quindi altro cartellino giallo: stavolta per Acerbi dopo l’ennesimo fallaccio su Vlahovic. Ma è una partota ping pong, ossia con improvvisi rovesciamenti di fronte. Al 30′ Milenkovic stoppa Immobile e permette l’uscita comoda a Drago. Ma ripeto: è partita ping pong. Castropvilli inventa un’incursione, vince un paio di contrasti, appoggia a Biraghi che vede Vlahovic, solo, davanti alla porta: un cioccolatino che frutta il ventesimo gol a Vlahovic e il vantaggio della Fiorentina. E’ il 32′ vantaggio meritato. E aggiungo, onestamente, che Iachini non ha sbagliato a puntare su Castrovilli. Al 36′ la Lazio sfiora il pareggio con Milinkovic, di testa, ma probabilmente in fuorigioco.
MILINKOVIC – Fiorentina in palla. Ribery, in area, a sinistra, serve indietro Pulgar, occasionissima, ma il tiro è deviato in angolo. Peccato. Avrebbe meritato, la Fiorentina, il raddoppio. In effetti la squadra aggredisce e, almeno finora, difende bene, lasciando spesso gli avversari in fuorigioco. Aggiungo che, dietro, c’è un Dragowski saracinesca. Aiutato, in due occasioni, da sapienti retropassaggi prima di Bonaventura, di testa, poi di Vlahovic. In entrambe le occasioni retropassaggi decisivi per togliere il pallone ai laziali. Il primo tempo finisce con i biancazzurri in avanti e con un colpo di testa di Milinkovic che finisce alto, anche perchè il serbo colpisce due volte: la prima il pallone, poi la testa di Venuti. Facendosi male: sangue dall’arcata sopracciliare. Resta disteso, nell’area viola, a farsi medicare, mentre arbitro, compagni di squadra e giocatori della Fiorentina vanno negli spogliatoi.
MARESCA – Lazio a testa bassa in avvio di ripresa. Correa e Immobile sbattono nella difesa viola. Che è compatta. La Fiorentina chiude tutto e si barrica a tre quarti. Tutti marcatissimi, tanto che devono agire in costruzione i più arretrati, a cominciare da Marusic e Acerbi che lascia la marcatura di Vlahovic. Però pronto a seguirlo. Biraghi e Milenkovic sbrogliano due situazioni complicate ripulendo l’area con perfetta scelta di tempo. Perde invece la testa Maresca: prima non fa rientrare Biraghi uscito qualche attimo per farsi massaggiare un polso. Poi ammonisce Pezzella per proteste, ignorando che è il capitano e quindi deputato ad andare a parlare con lui. Sembra confuso, l’arbitro napoletano. Che poi alza il giallo per Leiva in maniera affrettata. E sbaglia di nuovo, qualche istante dopo, quando non ammonisce Milinkovic che brutalizza Ribery. Cosa che fa anche Lulic. Non ammonito ma sostituito da Inzaghi con Pereira. Fuori anche Leiva per Cataldi e Lazzari per Luis Felipe.
RIBERY – Mi pare affaticato, Ribery. Che deve fare fare interdizione e ripartire palla al piede con lunghe sgroppate, magari non indicatissime per la sua età. Lui non si sottrae ma fatica a recuperare. Iachini fa il primo cambio: fuori Bonaventura, che esce fra gli applausi di compagni e dirigenti, e fa entrare Amrabat. Al 29′ ripartenza felice della Fiorentina, con Lui Felipe che abbatte di nuovo il povero Ribery. E viene giustamente ammonito. Escono Radu e Luis Alberto per Akpa Akpro e Muriqi. Va giù in area laziale Caceres, ma l’arbitro vede solo un fallo di Pezzella. Punizione per la Lazio. Ribery si sacrifica tanto in questo spezzone di partita, anche prendendo colpi a ripetizione. Solo per questo merita ampiamente la sufficienza. Al 34′ show di Castrovilli che si prende il lusso di fare il tunnel a Correa rientrato a difendere. L’azione sfuma, ma bravo Gaetano.
VLAHOVIC II – Scena madre di Immobile, in area viola, ma non c’era niente: pallone sfilato sul fondo senza nessun tocco viola. Esce Ribery, fra gli applausi di tutti, entra Kouamè. Molto utile, in questa fase, Amrabat, che fa valere corsa e prestanza fisica. Anche se in un’occasione vuole strafare, si allunga il pallone davanti a tre laziali e lo perde clamorosamente. La Lazio pressa. La Fiorentina resiste. E addirittura raddoppia. E’ il 44′: angolo di Pulgar, Vlahovic ci arriva di testa, con perfetta scelta di tempo, e infila di nuovo Reina. Due a zero. Ventunesimo gol per Dusan . Una meraviglia. Grandissima la sua partita. Ma anche quella di tutta la Fiorentina. Per esempio di Castrovilli, sostituito da Martinez Quarta, nei sei minuti di recupero. Maresca continua ad alzare cartellini gialli: prima a Castaldi, poi a Caceres. La partita finisce con una gran parata di Dragowski su tiro di Immobile. Un tiro che segna la resa della Lazio. E la grande vittoria della Fiorentina. Mi sbilancio, ma è così. Verrebbe anche da ribadire il rammarico per le altre brutte partite. Ma è bene quel che finisce bene. Ora occorrono idee chiare per l’allenatore e il mercato.
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