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Nisini (Lega): proroga blocco licenziamenti, Orlando ha rotto patto con aziende

Ministro Orlando Lavoro
Il ministro del lavoro, Andrea Orlando (Foto ANSA)

ROMA – Sulla proroga del blocco dei licenziamenti ad agosto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha rotto un patto con le aziende e con tutti gli attori in gioco. Era stato costruito un accordo che durava di fatto già da un anno, con la cassa integrazione Covid legata al blocco dei licenziamenti condiviso anche da Confindustria e che le aziende, con grande difficoltà, avevano sottoscritto. In più questa deroga, inserita a sorpresa del ministro fuori sacco, mette in discussione le regole contenute nel decreto Sostegni-uno: lì si parlava di proroga di 13 settimane del blocco dei licenziamenti, vale a dire fine giugno.

Lo afferma TizianaNisini, sottosegretaria del Ministero del Lavoro ed esponente della Lega, intervistata dal Messaggero.

Nisini dice di non essere stata informata della proroga e non erano informati neppure i nostri ministri, visto che questa proroga non era nella bozza del decreto. E’ stata una sorta di imboscata. Non condivido questa misura né per il metodo, né per il merito. Le aziende, continua, hanno bisogno di programmazione, di riorganizzazione, invece non hanno alcuna certezza. Il ministro del Lavoro ha cambiato le carte in tavola da un giorno all’altro, ha rotto un patto. Nessuno dice no in assoluto al blocco dei licenziamenti, ma deve esserci un equilibrio tra lavoratori e datori di lavoro. Aggiungo: se alle aziende non si danno gli strumenti per ripartire, il problema si riproporrà a settembre, finiti i due mesi di proroga che Orlando ha aggiunto all’ultimo secondo.

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