Discoteche: rivolta dei gestori contro il governo. Italia più bianca (ma la Toscana dovrà aspettare il 21 giugno)
ROMA – Italia più bianca, da lunedì 7 giugno. Ma si annuncia la rivolta dei gestori delle discoteche, ancora chiusi e senza una data. Su questo il sindacato delle sale da ballo lancia la sfida all’Esecutivo: «Se entro il prossimo 21 giugno, con l’eliminazione definitiva del coprifuoco, il Governo non si esprime anche per la nostra ripartenza, decideremo di riaprire indistintamente dal primo luglio».
REGIONI BIANCHE – Qualche spiraglio arriva dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che fissa al prossimo mese l’obiettivo sulla ripresa dell’attività delle discoteche. Con il coprifuoco che slitta a mezzanotte da lunedì, i ristoratori – invece – restano in attesa della firma dell’ordinanza che eliminerà il limite sul numero di commensali nei ristoranti all’aperto in zona bianca e fissa ad un massimo di sei quello per le persone che mangiano nei locali al chiuso. L’accordo è stato raggiunto nelle scorse ore e la firma del ministro della Salute Roberto Speranza potrebbe arrivare a breve. In tutto Paese è partito il countdown sulle riaperture e in queste ore sono Abruzzo, Umbria, Liguria e Veneto ad essere promosse in zona bianca, dove entreranno ufficialmente da lunedì (registrano per la terza settimana meno di 50 casi per 100mila abitanti): si aggiungono a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, già in quest’area minima di rischio.
TOSCANA – Una tendenza che conferma le positive prevsioni dei giorni scorsi: dal 14 giugno, invece, potrebbe toccare a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento (che hanno da questa settimana già ottimi dati) mentre dovranno aspettare il 21 giugno Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania. Ultima ad entrare in zona bianca, sempre secondo le stime, sarà la Valle d’Aosta presumibilmente il 28 giugno. In generale, l’indice Rt scende a 0,68 e con un’incidenza a 32 casi per 100 mila abitanti. «Se la tendenza prosegue cosi, per la seconda settimana di giugno tutta l’Italia si troverà in zona bianca», auspica il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro.
DISCOTECHE – Con gli italiani che corrono verso la normalità, gli unici a non esultare, almeno per il momento, sono i gestori delle discoteche. «Sono disponibile a mettere a disposizione di ministri e tecnici decine di video dove già si balla nei bar o negli stabilimenti balneari, mentre invece il 30% delle nostre attività ha già chiuso definitivamente e un altro 30% ancora rischia di aggiungersi ora”, spiega Maurizio Pasca, il presidente del Silb, chiedendo “su che basi si decide che in piazza si può ballare e in un locale, con un numero contingentato e in piena sicurezza, non sia possibile». Anche le Regioni chiedono al Governo di porre l’argomento sul tavolo nei prossimi giorni.