«Bentornata America!». Così Ursula von der Leyen e Michel accolgono Biden a Bruxelles
BRUXELLES – Dopo il G7 in Cornovaglia e dopo il vertice Nato a Bruxelles, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. è arrivato al palazzo del Consiglio europeo a Bruxelles ed è stato accolto dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
«Signor presidente, caro Joe, bentornato a Bruxelles. L’America è ritornata sulla scena globale, ed è una bella notizia per gli alleati e per il mondo. Non vediamo l’ora di affrontare insieme importanti sfide». Così il presidente del Consiglio europeo Charles Michel dando il benvenuto a Biden a Bruxelles.
«E’ un grande onore avervi qui subito dopo l’inizio del vostro mandato e questo dimostra il personale attaccamento alla Ue e lo apprezziamo». Così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen accogliendo a Bruxelles il presidente Usa. Aggiungendo: «Gli ultimi quattro anni non sono stati facili – ha aggiunto con un riferimento a Donald Trump – il mondo è cambiato radicalmente, l’Europa è cambiata, ma vogliamo riaffermare la vostra amicizia e alleanza e non vediamo l’ora di lavorare insieme».
«Penso che abbiamo grandi opportunità di lavorare strettamente insieme con la Ue e con la Nato. C’è un travolgente interesse degli Usa ad avere ottimi rapporti con la Nato e con la Ue in modo differente rispetto al mio predecessore». Così il presidente Usa Joe Biden al suo arrivo al Consiglio europeo per il vertice.
Il vertice promette di seguire la stessa traiettoria del G7 e dell’incontro Nato, in un rilancio sostanziale delle relazioni transatlantiche che vedono Unione europea e Stati Uniti trovare soluzioni anche alla guerra dei dazi, retaggio dell’era trumpiana, e andare a braccetto sulla lotta ai cambiamenti climatici.
A preoccupare in particolare è l’espansionismo militare cinese, compreso lo sviluppo del suo arsenale nucleare, “i cyber-attacchi sempre più frequenti”, l’attività di disinformazione e l’utilizzo di tecnologie sofisticate, compresa l’intelligenza artificiale. La Cina, che solo 18 mesi fa veniva trattata come un dossier marginale (il tema era stato affrontato per la prima volta al vertice del 2019, in una cauta dichiarazione), irrompe quindi sulla ribalta come epicentro di “sfide sistemiche”. Perché Pechino si avvicina sempre di più, minacciosamente all’Occidente, anche attraverso la collaborazione militare con l’altra grande fonte di preoccupazione, Mosca, partecipando alle sue esercitazioni nell’area Euro-Atlantica”. E questo l’Alleanza dell’era Biden non lo può permettere.
Intanto la Cina ha accusato la Nato di “creare scontri” dopo l’accordo raggiunto dagli alleati occidentali su un’azione comune di contrasto alle politiche, spesso aggressive, di Pechino. Una nota dell’ambasciata cinese presso l’Unione europea ha sollecitato l’Alleanza Atlantica a “vedere razionalmente lo sviluppo della Cina, a smettere con l’esagerare le varie forme di ‘teoria della minaccia cinese’ e a non usare gli interessi legittimi e i diritti legali della Cina come scuse per manipolare la politica del gruppo”. Nel vertice annuale Nato di ieri a Bruxelles, la Cina è finita per la prima volta nella lista dei “rischi” per la sicurezza.