Pd, Renzi all’attacco: «Conta fasulla sui segretari provinciali»
FIRENZE – «Stop al tesseramento al Pd? Bene, ma si torni a discutere di questioni concrete». E’ stizzito Matteo Renzi di fronte all’ipotesi, lanciata da Gianni Cuperlo e riproposta dal segretario Epifani, di fermare l’iscrizione al partito il 7 novembre, nel momento in cui si aprono i congressi di circolo. Per mettere un freno al fenomeno dei tesseramenti gonfiati, dopo le segnalazioni arrivate da diverse province.
«Vogliono bloccare il tesseramento, come propone Cuperlo? -scrive Renzi su facebook- Lo blocchino. L’importante è che finalmente il Pd torni a discutere di disoccupazione salita al 12,6% e non si litighi su false tessere, sulle regole e sulla conta, fasulla, dei segretari provinciali. L’8 dicembre devono poter votare tutti i cittadini. Chiarito questo, possiamo tornare a fare politica? Grazie».
Ma quale era la versione dell’attuale segretario Guglielmo Epifani? I congressi del Pd si sono svolti «secondo le regole» cercando così di mettere pace fra le correnti. E nella riunione di segreteria del partito convocata oggi cerca di restaurare quel clima di fiducia necessario a evitare la fuga degli elettori. «In molte situazioni i congressi si sono svolti senza particolari problemi -spiega Epifani- in particolare in Lombardia ed Emilia Romagna. In qualche caso invece ci sono stati problemi, contestazioni, segnalazioni di situazioni abnormi sia dal punto di vista dei nuovi iscritti, sia del rispetto delle procedure. Per quello che mi riguarda, per la segreteria, abbiamo dato indicazione di procedere con un rigore assoluto. Ogni volta che si fosse accertata l’esistenza di irregolarità, le commissioni avranno la facoltà di procedere con l’annullamento, lo spostamento dei congressi e anche sanzioni a carico di chi si sia macchiato di violazione dello statuto o del regolamento».
Sull’ipotesi di chiudere i tesseramenti al Pd nel momento in cui si aprono i congressi di circolo, Epifani spiega: «Si può fare, ma a patto che su questo ci sia l’accordo di tutti i candidati alla segreteria».
Epifani chiarisce anche che i candidati alla segreteria nazionale potranno essere solo tre e sarà decisivo il voto della convenzione: «Lo statuto prevede che si possano presentare alle primarie solo 3 candidati. Avendo noi 4 candidati iniziali, il voto della convenzione che si terrà il 24 novembre, servirà a selezionarli».