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«Giornata del ringraziamento»: trattori in centro per la festa degli agricoltori

Oltre ai trattori anche animali dell'aia in centro a Firenze
Oltre ai trattori, anche gli animali dell’aia davanti al Battistero di Firenze

FIRENZE – Grande festa, stamattina, per le vie del centro di Firenze in occasione della «Giornata del ringraziamento» celebrata dagli agricoltori toscani in tutta la regione. In concomitanza altre cerimonie si sono svolte anche a Pistoia presso la Cattedrale di San Zeno con la messa celebrata dal vescovo Mansueto Bianchi, a Massa Carrara nella Chiesa di Montignoso e nel Duomo di San Gimignano.

Il clou, però, in Piazza San Giovanni a Firenze dove, assieme ai loro asini e alle loro caprette, si sono presentati tantissimi agricoltori fiorentini per la Santa Messa in Battistero ela benedizione dei frutti della terra e dei mezzi agricoli che, per l’occasione, avevano portato in centro.

La giornata (giunta all’edizione numero 63), è iniziata con l’arrivo dei mezzi agricoli in Piazza del Duomo di fronte alla cattedrale, poi c’è stata la Santa Messa celebrata da monsignor Giovanni Momigli, Direttore per la Pastorale Sociale e del Lavoro. A seguire la benedizione dei mezzi agricoli e dei frutti della terra sotto l’altare, ortaggi, olio, confetture, miele e gli spontanei miracoli della natura e del nostro Made in Italy e dalla sfilata, rumorosa e coinvolgente dei trattori per le vie del centro.

Tanta gente e tante facce curiose a veder passare i mezzi agricoli: molti dei partecipanti alla Giornata del Ringraziamento hanno anche usufruito della possibilità di partecipare alla visita guidata del Battistero. Ma i più felici, stamattina nel centro di Firenze, erano i bambini, i più piccoli e giovani protagonisti “destinatari” del messaggio della Commissione Episcopale della Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.

Organizzata da Coldiretti, la prima edizione della festa ci fu nel 1951, da quando l’organizzazione agricola, forte della sua ispirazione cattolica, ha pensato di dedicare un giorno alla riflessione e alle preghiere di ringraziamento a Dio per i raccolti dell’annata agraria, che, tradizionalmente, si chiudeva il 31 ottobre.


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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