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Obbligo vaccinale: Zaia e Fedriga nutrono dubbi, potrebbe esser contrario alla Costituzione

Zaia
Luca Zaia, presidente della Regione Veneto

ROMA – Mentre sembrava che i Governatori fossero i più strenui sostenitori dei divieti assoluti contro no vax e no green pass e spingessero per le vaccinazioni obbligatorie, oggi arrivano segnali di arretramento da due esponenti di spicco del Nordest, Zaia e Fedriga. Il governatore Zaia è netto sulla possibilità di un lockdown per i non vaccinati, non sarebbe previsto dalla Coatituzione. «A mio avviso, stante oggi la Costituzione e il Paese che siamo, pensare di fare un lockdown per i non vaccinati non ci si riesce. Per me non è praticabile dal punto di vista giuridico». Così il governatore Luca Zaia sulle ipotesi di chiusure e restrizioni differenziate per le persone che rifiutano la vaccinazione Covid. Al di là di questo, – ha aggiunto – se c’è qualcuno convinto e vuol tentare di farlo in autonomia lo può fare. Immagino, per un fatto pratico, che sia un’avventura che poi non si concretizza.

«La conseguenza dell’obbligo vaccinale è che dovremmo licenziare gli italiani che non si vaccinano?». Se lo è chiesto Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, rispondendo alle domande di Un giorno da pecora sull’introduzione di un obbligo in Italia analogo a quello in Austria. «Cerchiamo piuttosto di accompagnare il Paese magari con un’informazione più puntuale. Il grande nemico da sconfiggere non sono i no vax incalliti, ma la paura, da sconfessare attraverso appunto l’informazione», ha concluso Fedriga


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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