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Vertenza Gkn: istituzioni toscane in videoconferenza a sostegno dei lavoratori

La Gkn chiude il proprio stabilimento di Campi Bisenzio (Firenze) e ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per tutti i propri 422 dipendenti, 09 luglio 2021.
ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

FIRENZE – Vertenza Gkn. Si è svolto oggi pomeriggio in video conferenza un incontro tra istituzioni locali, organizzazioni sindacali, collettivo di fabbrica, e l’advisor. All’incontro hanno partecipato l’assessora al lavoro della Regione Toscana Alessandra Nardini, e assieme a lei, collegati dalla sede dell’assessorato, il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, una delegazione del Collettivo di fabbrica ed il direttore generale della regione Paolo Pantuliano. In video conferenza anche il consigliere del presidente della giunta regionale per le crisi aziendali Valerio Fabiani e il capo di gabinetto del presidente Paolo Tedeschi, l’assessora al lavoro del Comune di Firenze Benedetta Albanese e Giovanni Bettarini per la Città Metropolitana di Firenze.

Il Presidente Giani, che non ha potuto partecipare all’incontro per inderogabili impegni istituzionali a Bruxelles, si è tenuto costantemente aggiornato sulla vertenza tramite l’assessora Nardini, che ha delegato a coordinare l’incontro. L’incontro – hanno spiegato i rappresentanti delle istituzioni locali – è stato propedeutico al tavolo convocato al Mise nella giornata di domani.

Regione Toscana, Comuni di Campi Bisenzio e Firenze, Città Metropolitana, dichiarano di essere uniti a difesa di lavoratrici e lavoratori e del sito produttivo di Campi per cui è necessaria una seria e reale prospettiva di reindustrializzazione.

All’advisor Francesco Borgomeo è stato chiesto di fornire chiarimenti sulla vertenza, in particolare sull’attività svolta e sulle opzioni in campo, nonché ribadito la necessità di assicurare garanzie sul fronte del mantenimento dei livelli occupazionali, ricordando che si tratta di 422 persone e famiglie, a cui si sommano le lavoratrici e i lavoratori degli appalti.

È stato inoltre stigmatizzato il comportamento dell’azienda che ha inviato una lettera annunciando direttamente a lavoratrici e lavoratori il riavvio delle procedure di licenziamento. Riavvio che, secondo quanto risulta, non si è ancora concretizzato e che non deve concretizzarsi, in quanto minerebbe il percorso di confronto sulla vertenza.

Da parte dei rappresentanti istituzionali è stata ribadita la volontà e la necessità di tenere costantemente informate e aggiornate le organizzazioni sindacali. Le istituzioni – dicono – come è sempre stato dal primo momento, continuano ad essere al fianco di lavoratrici e lavoratori e faranno tutto ciò che è in loro potere per giungere ad una positiva soluzione della vicenda e chiedono al Governo di continuare a seguire questa vertenza in maniera attiva, accompagnando insieme ad Invitalia il processo di reindustrializzazione.

CGIL – L’Advisor ha illustrato al tavolo le sue intenzioni, già presentate a Gkn da cui deve ancora avere un mandato a procedere: rilevare l’azienda e portare potenziali investitori al tavolo per attivare un percorso di riconversione che non preveda una nuova procedura di licenziamento ma l’attivazione di una cassa integrazione per transizione.
Per la Fiom Cgil si è trattato di una discussione conoscitiva e informale durante la quale abbiamo ribadito che vogliamo fare una trattativa e non ci sottraiamo al confronto per trovare soluzioni industriali concrete che garantiscano la continuità occupazionale.
Domani parteciperemo all’incontro convocato alle 18.00 dal Ministero dello Sviluppo Economico al quale chiederemo che, insieme ad Invitalia si faccia garante di questa fase di costruzione di un progetto di reindustrializzaione che garantisca la continuità occupazionale.
Questa condizione, insieme al mandato di Gkn all’Advisor, è essenziale per consentire l’apertura di un confronto ma GKN tolga la minaccia dei licenziamenti.
Partiamo da una condizione di mancanza di fiducia nella controparte e non siamo disponibili a firmare cambiali in bianco”.

Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze e Prato.

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