Firenze: al Teatro Niccolini Giancarlo Cauteruccio in «L’ultimo nastro di Krapp» e «Fame. Mi fa fame»
Firenze –Giancarlo Cauteruccio torna in scena a Firenze in due assoli imperdibili al Teatro Niccolini: L’ultimo nastro di Krapp di Samuel Beckett e il suo Fame, mi fa fame.
Con L’ultimo nastro di Krapp Giancarlo Cauteruccio torna a Samuel Beckett, il suo autore più amato, e al suo testo guida, affrontato con successo in veste di attore e regista in due precedenti e fortunate edizioni. Raggiunti i 65 anni Giancarlo Cauteruccio, in perfetta coincidenza con l’età del protagonista della pièce, rientra nei panni del vecchio scrittore fallito Krapp ed esplora nuovamente quella drammaturgia del 1958, sublime e struggente, fatta di solitudine, silenzio, attesa e deriva, elementi che negli anni hanno invaso concretamente il suo corpo e la sua anima. Krapp, l‘inesorabile mangiatore di banane e instancabile ascoltatore della sua voce registrata, rintanato nel buio della sua stanza in compagnia di un magnetofono e un numero cospicuo di bobine ben ordinate, compie un viaggio nel suo passato, catalogato con cura su nastri registrati a ciascun compleanno per recuperare sé stesso giovane. Alla fine Krapp rinuncia a registrare, rinuncia ad ascoltarsi: la voce diventa silenzio, il movimento si raggela in immobilità; consapevolmente si adegua alla disfatta. Nel 2004, per l’interpretazione del monologo, Cauteruccio entra nella terna finale del Premio UBU come miglior attore protagonista e nel 2006, per il Trittico Beckettiano, riceve il Premio alla regia dell’Associazione Critici di Teatro al Teatro Argentina di Roma.
Fame – mi fa fame prende corpo da Panza, Crianza, Ricordanza, poemetto in dialetto calabrese scritto nel 2009 da Giancarlo Cauteruccio (edizioni della Meridiana). La sua fame, condizione disperante, rifugio, luogo poetico e creativo ad un tempo, diviene occasione di dirompente denuncia contro l’orrore. Un lavoro della memoria sulla memoria, sulla fame onnivora che tutto ricorda, dove nulla è suo ma tutto le appartiene. Solo in scena, affiancato dai suoi fantasmi e dai suoi sensi, il regista/attore con i suoi versi affronta lo smembrarsi del tempo, dei fatti, dei luoghi portando su di sé i segni della sua condizione di ammalato di fame insaziabile e affidando alla sua lingua madre questa nuova messa in gioco di tutto il suo corpo, poetico, fisico, teatrale. Un lamento, un grido che lentamente si fa poesia per raccontare la guerra del cibo, la guerra dei ricchi e dei poveri, attraversando l’immaginario letterario e artistico medievale e rinascimentale (paese di cuccagna, guerra di quaresima e carnevale) e le opere di Artaud, Celine e Hamsun.
Teatro Niccolini (via Ricasoli 3, Firenze)
Dal 7 al 9 dicembre 2021, ore 19.30
L’ULTIMO NASTRO DI KRAPP di Samuel Beckett, traduzione di Carlo Fruttero, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio. Compagnia Teatro Studio Krypton in accordo con Arcadia & Ricono Ltd per concessione di The Estate of Samuel Beckett e Curtis Brown Group Limite
10 e 11 dicembre 2021, ore 19.30 e 12 dicembre 2021, ore 16
FAME. MI FA FAME, scritto, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio, assistente alla regia Massimo Bevilacqua, riprese e elaborazioni video Stefano Fomasi. Compagnia Teatro Studio Krypton
Biglietti da 15 a 25 euro. Info tel. 055 0946404 (055 7378721 –press@eventipagliai.com)
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