Locatelli: il vaccino è servito, ma ora servono altre misure. Mascherine all’aperto e anche i vaccinati dovranno fare il tampone
ROMA – Ulteriore marcia indietro di Locatelli, presidente Cts, il contestato e onnipotente organismo che ha indirizzato finora la politica del governo, puntando tutto sui vaccini, ma adesso si torna al rampone: «Immunizzare è servito a salvare moltissime vite Ora necessarie altre misure per la riduzione dei rischi»
Locatelli: «con la circolazione virale che aumenta opportuno adottare le mascherine anche all’aperto. L’aumentata circola zione virale che si sta osservando nel nostro continente, ci sprona a fare quanto possibile per attenuare il rischio unità, al momento, il numero attività che i numeri dei contagiati, così come quelli dei ricoverati diventino più rilevanti. Quando la circolazione virale incrementa, alcune misure, quali per esempio l’obbligatorietà della mascherina anche all’aperto, almeno in questi periodi di affollamento tipici delle festività natalizie, potrebbero essere adottate presto».
I vaccinati che partecipano a grandi eventi pubblici e privati dovranno presentare anche il tampone negativo? «Vanno considerate tutte le soluzioni. Per situazioni di assembramento, particolarmente in spazi chiusi, penso come esempio alle discoteche, aggiungere al super green pass anche l’esecuzione di un tampone nelle ore precedenti può sicuramente aiutare. Ulteriori misure rispetto alle attuali verranno considerate seguendo i principi ispiratori della proporzionalità e della pronta reattività. Tutti i dati a disposizione indicano chiaramente che la variante Omicron si sta diffondendo con estrema rapidità anche nel nostro continente e va messo in conto che divenga dominante entro poche settimane. In Italia, il numero di sequenze attribuibili a questa variante è, a oggi, ancora limitato (sotto 100), seppure in rapida crescita, e noi dobbiamo usare nel miglior modo possibile il tempo a disposizione prima di una diffusione ulteriore della variante per tutelare la salute degli italiani e per evitare un sovraccarico dei sistemi sanitari» .
Dopo oltre 1 anno di vaccinazioni a trappeto siamo tornati alla necessità del tampone per frequentare spazi pubblici, una riprova, anche se Locatelli lo nega, del fallimento della campagna vaccinale estesa (si pensa adesso di ampliarla addirittura anche ai bimbi sotto i 5 anni, come preannunciato dalle sperimentazioni di Pfizer) del governo.