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L'Isolotto Firenze si allena in palestra

Serie A calcio a 5, l’Isolotto Firenze perde l’imbattibilità

Il minuto di silenzio per le vittime in Sardegna
Il minuto di silenzio per le vittime in Sardegna

FIRENZE. L’Isolotto Firenze perde sul filo di lana (4-5), il confronto diretto e l’imbattibilità stagionale nella nona gara del campionato di serie A donne calcio a 5 contro le sarde del Sinnai, vincitrici della Coppa Italia, viene di nuovo scavalcato in classifica dalle stesse sarde, adesso capolista con due punti di vantaggio sulle fiorentine.

Ma le ambizioni della formazione di Colella non esce ridimensionata da questa sfida, visto che il risultato poteva anche essere diverso e forse il pareggio sarebbe stato l’epilogo più giusto per un match così equilibrato. La squadra di casa, supportata anche da un ottimo pubblico che gremiva il Palaisolotto nel giorno in cui l’incasso andava in beneficenza alle popolazione colpite dall’alluvione in Sardegna, era passata anche presto in vantaggio.

Poi, dopo una fase favorevole al Sinnai che consentiva alla squadra di Pitzalis di portarsi sul 3-1, l’Isolotto arrivava a sfiorare anche il pareggio ma il parziale al riposo era di 2-3 in favore del Sinnai. Grazie a due splendidi gol di Duco e Maione, la squadra di casa però agguantava il pareggio e nella seconda parte di ripresa provava anche l’impresa di vincere la partita.

Ma, come spesso succede nello sport, la beffa era in agguato. A 1’20” dalla fine una ripartenza delle sarde portava al gol del 4-5. Il tiro di poco fuori a 20” dalla fine di Milena Gasperini Ribeiro sanciva la giornata sfortunata delle fiorentine e consegnava i tre punti alla formazione sarda.

«Il pareggio forse sarebbe stato più giusto – ha commentato con sincerità il tecnico delle sarde Pitzalis – anche se noi abbiamo giocato meglio nel primo tempo». «Purtroppo abbiamo comesso tanti errori sottoporta – gli ha fatto eco il tecnico dell’Isolotto Colella –, questa partita ci ha dimostrato che dobbiamo ancora lavorare tanto per meritare la leadership del girone. Ma i margini di miglioramento ci sono».


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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