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Firenze: per la Festa della donna, al Conventino si presenta «Milena Q. – assassina di uomini violenti» di Elisa Giobbi

Elisa Giobbi Ph. Antonio Viscido
Elisa Giobbi (ph. Antonio Viscido)

Martedì 8 marzo 18, Festa della donna, al Conventino Caffè Letterario (Via Giano della Bella 20, Firenze) si presenta in anteprima fiorentina l’ultimo romanzo di Elisa Giobbi, Milena Q. – assassina di uomini violenti (Mar dei Sargassi edizioni, 2022). L’autrice dialogherà con lo scrittore Valerio Aiolli e con il giornalista Riccardo Michelucci. Chiara Foianesi interpreterà alcuni brani del libro e Francesco “Fry” Moneti, violinista dei Modena City Ramblers, provvederà all’accompagnamento musicale.

Milena Quaglini si impiccò con un lenzuolo nella notte fra il 16 e il 17 ottobre del 2001 nel carcere femminile di Vigevano; era in attesa della sentenza per l’assassinio di Angelo Porrello, che l’aveva presa in casa come domestica; un uomo che aveva scontato 6 anni di carcere per violenza sessuale sulle figlie, ma Milena non lo sapeva e ci avviò una relazione. Quello di Porrello non era il primo omicidio commesso da Milena: aveva già ucciso due uomini violenti che avevano abusato di lei. La prima volta fu condannata a 20 mesi di carcere per eccesso di legittima difesa, la seconda a a 6 anni e 8 mesi per semi-infermità mentale. Dopo il terzo omicidio, benché conseguente a uno stupro, non sperava in attenuanti; aveva confessato i delitti spiegando che non era un’assassina, ma una vittima; in cella dipingeva, tanto da convincere i terapeuti che di un possibile recupero dalla depressione. Quello di Milena Quaglini è uno dei casi di cronaca più noti in Italia; l’unico in cui una donna sia qui diventata, da vittima, carnefice dei suoi aguzzini per tre volte. Prestandole la voce, Elisa Giobbi tesse la ragnatela dei pensieri che affollano la sua mente. Un viaggio tra i meandri di un’anima offuscata dal dolore, dall’alcol e il ricordo di un’infanzia di botte e umiliazioni. Il suo lungo racconto – intervallato da documenti ufficiali – restituisce un’indagine cruda e sincera sulla natura umana, sulla responsabilità e il senso di colpa, sull’istinto di sopravvivenza e la violenza di genere.

Elisa Giobbi ha già pubblicato Rock’n’roll noir (Arcana, 2016), La rete (Stampa Alternativa, 2018), Eterni (Vololibero 2018), La sposa occidentale (Robin, 2019 – romanzo vincitore del Premio Luzi per la narrativa inedita e della menzione d’onore al Premio Casentino), Love (& Music) Stories (Odoya, 2019) e La morte mi fa ridere, la vita no (Arcana, 2020). Membro del CDA del Teatro della Toscana, da molti anni è presidente dell’associazione culturale Firenze Suona, con cui organizza e dirige concorsi nazionali e festival musicali. Ha ricevuto il riconoscimento alla cultura Villa Vogel 2021.

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