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L’Italia di Mancini si gioca il Mondiale (e la faccia) a Palermo contro la Macedonia del Nord (giovedì, 20,45, Rai1). Formazioni

Berardi in azione con la Svizzera (Foto dal profilo social della Nazionale)

PALERMO – Giocare, e vincere, contro la Macedonia non dovrebbe essere un problema, se non fosse per quel riferimento “settentrionale”: appunto Macedonia del Nord. Nel 1958 gli azzurri vennero esclusi dal mondiale dall’Irlanda del Nord e nel 1966, in Inghilterra, venne rimandata a casa dalla Corea del Nord. Al di là della scaramanzia geografica e politica, Mancini e i suoi, giovedì 24 marzo 2022, a Palermo (ore 20,45, diretta su Rai1), si giocano la faccia, il prestigio e anche parecchi quattrini.

MANCINI – Fallire come nel 2018 significherebbe perdere posizioni in campo Mondiale, nonostante il fresco titolo europeo, e segnare un momento difficile, anche economicamente, per tutto il movimento calcistico. Già i nostri club sono fuori dalla scena di Champions, i bilanci non sono floridi, mancare la qualificazione costituirebbe un pesante fallimento. Mancini ha avuto qualche problema, in questa vigilia, specialmente in difesa, vista l’assenza di Di Lorenzo e le recenti condizioni di Bonucci e Chiellini. Il capitano ha fatto capire di essere in grado di giocare.

MACEDONIA – In due parole: dobbiamo far professione di fede, come fosse un dogma e crederci: la nostra squadra andrà ai Mondiali. E forse con l’autosuggestione tutto andrà bene. Ma, come dicono i cinesi, un grande viaggio comincia sempre col primo passo. E il primo passo è costituito dalla partita Macedonia del Nord, una squadra che nel ranking FIFA è oltre il 60esimo posto, l’Italia sesta. Ma non è questo che conta. Si tratta di una squadra che impegnò seriamente nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo, nel 2016: 3-2 per la squadra di Ventura a Skopje e 1-1 a Torino. Non ci sarà il “napoletano” Elmas, ma saranno in campo buoni giocatori che sono in forza ad alcuni club europei come il portiere Dimitrievski del Rajo Vallecano (Spagna); i centrocampisti Churlinov, nello Schalke 04 (Germania) e Adami nella Dinamo Zagabria (Croazia). Il tecnico Biagoja Milevski ha una formazione piena di gente speranzosa di poter affermarsi nei club stranieri. Insomma, un avversario da non temere ma da non sottovalutare. Palermo, fra l’altro, ha portato quasi sempre fortuna ai colori azzurri. In quindici partite disputate alla Favorita, 13 vittorie, un pareggio e una sconfitta, con la Croazia.

CHIELLINI – Ovviamente non è la partita con la Macedonia, quella decisiva. Vincere è il minimo, in vista dell’ostacolo più alto, che sarà quello dello “spareggio” di lunedì con la vincente di Turchia-Portogallo. Insomma, la nostra Nazionale è a un bivio. Roberto Mancini, da buon comandante della truppa fa professione di ottimismo e ha parlato della propria Nazionale come una squadra dalle basi solide. Ha ricordato come nessuno credeva nella vittoria agli Europei e che il sogno si è avverato. Lo stadio ha un manto erboso nuovo, spogliatoi rimodernati. L’entusiasmo del pubblico è implicito, come sempre, e si è visto nelle ultime ore. Il ct azzurro ha dovuto lavorare, come detto, particolarmente per mettere insieme una difesa in grado di dare assicurazioni. Nelle gerarchie azzurre, al posto dell’infortunato Di Lorenzo, c’è Florenzi. Al centro, Mancini spera di sfruttare l’esperienza del capitano Chiellini contro un avversario più titolato (Portogallo o Turchia), ma ci sono possibilità che giochi già contro la Macedonia. Quindi, stando alle gerarchie, dovrebbe giocare la coppia Acerbi-Bastoni (senza scartare la possibilità che Chiellini ci sia) con Emerson a sinistra.

DOPPIO PLAY – Lo schema con il doppio-play (Jorginho-Verratti) è nelle preferenze del c.t. e Barella assicura intraprendenza nella fase offensiva. Pellegrini costituisce comunque una valida alternativa, in assenza di Locatelli. Davanti Berardi è in gran forma, Immobile in campionato è andato benissimo e a sinistra il c.t. si fida di Insigne. Insomma, con la speranza di ritrovare il morale e l’allure degli Europei, Mancini ha scelto di non tornare al passato con Balotelli e non ha ritenuto – se non dove sarà necessario per gli infortuni – snaturare la formazione. Ci crede, il Ct, in questa Italia. E anche noi. Forza, sfatiamo la tradizione del settentrione. Macedonia del Nord o del Sud che sia va battuta. In attesa dei portoghesi (o dei turchi).

Le probabili formazioni

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Acerbi, Chiellini (Bastoni), Emerson; Barella, Jorginho, Verratti; Berardi, Immobile, Insigne. All. Mancini.

MACEDONIA DEL NORD (4-1–4-1): Dimitrievski; S. Ristovski, Velkovski, Musliu, Alioski; Ademi; Churlinov, Nikolov, Bardhi, Trajkovski; M. Ristovski. All. Milevski

Arbitro: Turpin ( Francia )


Sandro Bennucci

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