Firenze, il cardinale Betori invita i bambini a fare il presepe in casa
FIRENZE – «Tante, troppe persone si troveranno a festeggiare questo Natale senza lavoro. Cari bambini, quest’anno facendo il presepe in casa (ma anche nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, nei negozi, negli uffici, nelle fabbriche…) pensiamo anche a loro. Augurandoci che questo segno visibile della nascita di Gesù, bello e gioioso, possa servire a dare speranza a tutte le persone, soprattutto a chi è nella difficoltà: quella speranza certa che nasce solo dalla fede in Gesù Cristo nato, morto e risorto per noi. E dalla speranza nascano anche, dal cuore di tutti, gesti di amore». Così l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, scrive a tutti i bambini di Firenze in occasione del Natale. Betori invita i bambini a realizzare il presepe e ad iscriversi alla dodicesima edizione di Capannucce in città, il concorso che vuole riportare al centro del Natale il suo vero significato: la nascita di Gesù.
Nelle passate edizioni sono stati premiati più di 23 mila bambini e ragazzi di Firenze, numerosi adulti e decine di parrocchie e scuole. Oltre 3600 i bimbi premiati lo scorso anno. Possono iscriversi gratuitamente anche i commercianti e gli artigiani che realizzeranno il presepe nelle loro vetrine.
Tutti sono vincitori: verranno premiati con un dono simbolico e un diploma di partecipazione con il loro nome e cognome solo per il fatto di aver realizzato il presepe in famiglia, in classe o in chiesa. A premiarli sarà lo stesso Cardinale Betori il 5 gennaio alle ore 16 nella chiesa di San Gaetano a Firenze con le note natalizie del Piccolo Coro Melograno. In questa dodicesima edizione, torna per il secondo anno anche un’altra iniziativa, sempre firmata Capannucce in città in collaborazione con la Diocesi di Firenze: lo stesso cardinale Betori l’8 dicembre al termine della celebrazione delle 10.30 nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore darà la propria benedizione ai Bambinelli, le statuine di Gesù bambino delle case, parrocchie, scuole, gruppi parrocchiali dei fiorentini.