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Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2022%2F05%2Finferno 3 Dimitri Milopulos Foto Juri Magni

Al Teatro della Limonaia di Sesto torna «Una stagione all’inferno», da Rimbaud

Una Stagione Allinferno
Dimitri Milopulos in Una stagione all’inferno

FIRENZE – Per Intercity Winter 2022 al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentinosabato 28 e domenica 29 maggio alle 21Dimitri Milopulos riporta in scena il suo «Una stagione all’inferno», da Arthur Rimbaud.

Spiega il regista-interprete: «È il resoconto finale di un angelo caduto; di un peccatore; di un fuorilegge; di un nuovo Icaro; di un poeta; di uno che si è creduto dispensato da ogni morale; di uno di noi; di un’anima. Un’anima che si ritrova sconfitta, ingannata, catapultata negli inferi, o meglio, ancora più fuori ad un ulteriore inferno e si domanda il perché! Ripercorrerà di fronte a molti uomini la sua caduta per affrontarla! Per affrontare questa nuova realtà non prevista, compiendo cosi il resoconto del suo inferno: “dallo stesso deserto, la stessa notte, sempre i miei occhi stanchi si risvegliano”. È il racconto di un’anima persa; una storia disperata alla quale nella sua opera Rimbaud non da soluzioni o assoluzioni; una storia di dannazione che è destinata solo a mostrarsi. Ma allo stesso tempo è anche una riflessione che il poeta, fa sulla sua opera cercando di tirare le somme e divenire consapevole del proprio viaggio artistico tra passato e futuro.

Ormai siamo lontani dai “mitici” anni 60-70 nei quali i futuri gradi artisti nascevano trovando motivazione di espressione e forte ispirazione nei versi di Arthur Rimbaud. Basta pensare ai testi di Jim Morrison per capire quanto questa influenza è stata importante e quanto ha determinato lo sviluppo della poesia e della scrittura stessa – ma anche della musica – negli ultimi decenni. Inoltre nella sua opera molti di noi hanno trovato conforto e spazio di liberta mentale durante la propria adolescenza. La sua vena artistica ha influenzato profondamente anche la sua vita che è stata strana, prepotente, spudorata e assai travagliata, vita tanto importante da influenzare prepotentemente a sua volta la sua stessa opera. Una stagione all’inferno è la prova di questo importante connubio tra vita e opera di questo grande artista che scelse di abbandonare la sua arte e poi anche la sua stessa vita perdendosi negli inferi dell’anima diventando così il poeta dannato per eccellenza.

Una stagione all’inferno viene scritto da Rimbaud all’età di 19 anni, in un susseguirsi di tragici spostamenti tra Francia e Inghilterra, in una continua lotta con se stesso e con gli altri, in particolar modo con Verlaine. Io è un altro. Se l’ottone si risveglia tromba, non è affatto colpa sua. Il contrasto tra i due amanti/artisti/amici arriva a tale livello che Verlaine spara a Rimbaud (ferendolo soltanto). Rimbaud si isola nella sua casa materna a Roche dove finisce la stesura dell’opera che era destinata a diventare il poema maledetto di tutti i tempi, il simbolo poetico del poeta stesso e di una infinita generazione di poeti che hanno formato la vena poetica dell’ultimo secolo, ispirandosi a lui. Una stagione all’inferno è un insieme di storie in prosa, ma una prosa che sconfina pericolosamente con la poesia, collegando in modo prepotente i due linguaggi. Allo stesso tempo la teatralità spicca sovrana e spinge l’opera verso una nuova dimensione.

Per il testo dello spettacolo ho usato brani della Stagione ricomposti in una nuova drammaturgia per dare spazio teatrale alla storia o meglio alle storie che compongono l’opera originale, senza deformare l’opera poetica. Ho cercato di captare il senso della storia – così come arrivava nella mia mente e nel mio cuore – per filtrarlo attraverso me stesso cercando molte verità e tantissime bugie. Così com’è il nostro essere: deforme, bipolare e incerto. Ho “chiesto aiuto” anche ad altre opere di Rimbaud pescando tra poesie e lettere. Mi sono tagliato le ali…» (Dimitri Milopulos)

Intercity Winter 2022 alTeatro della Limonaia(Via Gramsci 426, Sesto Fiorentino, 055 440852 – 346 0384884, info@teatrodellalimonaia.it

Sabato 28 e domenica 29 maggio, ore 21

Dimitri Milopulos in «Una stagione all’inferno» da Arthur Rimbaud, drammaturgia, luci, scene e regia di Dimitri Milopulos; assistente alla regia Giorgio Poli, responsabile tecnico Amedeo Borelli, sartoria Silvana Castaldi. Biglietti € 15intero € 13ridotto Riduzioni: soci Coop, Arci, ArciGay, Carta Feltrinelli, Allievi Scuola Intercity.

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