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Bambina scomparsa a Catania: trovato il cadavere in un campo. La madre confessa di averla uccisa. La disperazione del padre

La piccola Elena, scomparsa in Sicilia. La madre confessa di averla uccisa (Foto ANSA)

CATANIA – Una storia terribile. Aveva solo 5 anni, Elena, la bimba di cui era stata denunciata la scomparsa in provincia di Catania. La madre ha confessato l’uccisione della figlia. E sarebbe stata lei a far trovare il corpo della piccola, della quale ieri, 13 giugno 2022, aveva denunciato il sequestro da parte di tre presunti uomini armati e incappucciati, subito dopo aver prelevato Elena all’asilo.

Il padre di Elena, la bambina di quasi 5 anni, trovata morta in via Turati, a Mascalucia, in provincia diCatania, in seguito alla segnalazione della madre, avrebbe appena lasciato il luogo nel quale è stato ritrovato il corpo della figlia. L’uomo si sarebbe recato sul posto insieme alla sua nuova compagna. Avrebbe mostrato la sua disperazione davanti ai Carabinieri.

Il padre e la madre della bambina non stavano più insieme da un po’. La casa dove viveva la coppia si trovava a circa 400 metri dal luogo nel quale è stato ritrovato il cadavere della bambina. Il cadavere, secondo una primissima ricostruzione, sarebbe stato sotterrato in parte. Sul posto è arrivato il comandante del reparto provinciale di Catania. In corso rilievi da parte del reparto scientifico.

”Elena era una bimba meravigliosa. Avevamo creduto alla storia degli uomini incappucciati, non avevamo ragione di non credere”. Lo afferma Rosaria Testa nonna paterna della bambina, nel luogo del ritrovamento del corpo della nipotina di cinque anni, a Mascalucia, nel catanese. ”Quando i genitori hanno litigato la piccola non voleva andare via da casa, un giorno la mamma le stava dando botte e gliela abbiamo dovuta togliere dalle mani”.

”Quella mattina – ricorda ancora la nonna in lacrime – l’ho accompagnata a scuola e le ho detto ‘nessuno ti vuole bene più di me’. Lei mi ha guardata e mi ha fatto capire che aveva capito quello che avevo detto. La madre aveva un atteggiamento autoritario e aristocratico. Decideva lei quando portarci la bambina…”.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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