Fiorello: no a un altro festival di Sanremo. Ma è sempre a tempo per ripensarci
Per l’ennesima volta Fiorello lancia il grande annuncio: “Sanremo? La mia avventura al Festival è chiusa. Morta e sepolta per sempre”: unico momento semiserio di Fiorello nel turbinio di battute e sketch, prendendo di mira tutti, da Eros Ramazzotti a Fiorella Mannoia, che animano anche il backstage di ‘Gigi Uno come te’ lo show di Rai1 che celebra il trentennale di carriera di Gigi D’Alessio, in diretta da Napoli da piazza del Plebiscito.
Non è la prima dichiarazione di questo genere dello showman, che poi inevitabilmente, pressato da Amadeus e dai fans, torna sui suoi passi. Ma intanto l’effetto pubblicitario è assicurato.
“Amadeus è il mio comico preferito”, dice Fiorello facendo irruzione nel camerino dell’amico mentre si cambia le scarpe prima di salire sul palco. È Il momento della reunion degli Amarello, la coppia che ha animato Sanremo, a più riprese, per tre anni consecutivi attraversando anche il momento storico più difficile, con la pandemia e l’Ariston deserto.
Mentre Amadeus si prepara ad eguagliare Pippo Baudo e Mike Bongiorno con altri due Festival, arrivando a cinque edizioni consecutive, con un contratto già firmato, Fiorello è sempre imprendibile ed imprevedibile.
“Al direttore artistico di Sanremo hanno dato un camerino cabrio, il più piccolo di tutti! Ama è umile. Non usiamo l’aria condizionata, non c’è, deve morire qui”, scherza lo showman mentre l’amico e complice ride. “Il mio camerino si è allagato”, dice il conduttore, riferendosi all’acquazzone pomeridiano che ha ostacolato le prove dello show. “Chiudiamo la porta?”, chiede Niccolò Presta, cercando di proteggere la privacy di Amadeus, artista della scuderia che gestisce con il papà Lucio. “Ma no!”, risponde Fiorello rispalancando la porta in mezzo alle risate dei presenti, a partire dalla moglie Susanna. “Facciamo un po’ di spettacolo perché c’è tristezza. La gente ne ha bisogno”, conclude Fiorello.