Mosca: guerra può finire subito se Zelensky ordina a unità nazionaliste di deporre le armi. Proposta respinta al mittente
MOSCA – La guerra in Ucraina può finire “prima della fine della giornata odierna” se Kiev ordina alle sue “unità nazionaliste di deporre le armi”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che ieri il presidente Volodymyr Zelensky aveva auspicato una cessazione delle ostilità prima della fine di quest’anno. Lo riporta la Tass.
Il ministero della Difesa russa continua a lavorare ai piani per rafforzare i confini occidentali per le notizie di “nuovi pericoli” provenienti dalla Nato, ha detto sempre Peskov, citato dalla Tass. L’avanzamento dell’Alleanza verso i confini russi “va avanti da due decenni e sta continuando, e Mosca è consapevole di questo”, ha aggiunto Peskov.
“Ci stiamo concentrando sulle dichiarazioni del nostro presidente secondo cui l’operazione militare speciale sta procedendo secondo i piani raggiungendo i suoi obiettivi”, ha poi aggiunto Peskov, riferendosi all’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe, che le autorità di Mosca continuano a chiamare “operazione militare speciale”. Peskov – sempre secondo la Tass – ha risposto di “no” ai giornalisti che gli chiedevano se le autorità russe avessero un periodo di tempo approssimativo per la fine dell’offensiva.
Ovviamente si tratta di una proposta provocatoria, che non ha nessuna possibilità di essere accolta da Zelensky, forte del sostegno rinnovato dei Paesi occidentali e delle affermazioni di Draghi contro Putin.