Turismo Toscana: nuovo boom, si prevedono 5,1 milioni di arrivi e 21,5 milioni di presenze
FIRENZE – Positive le previsioni turistiche in Toscana per il periodo giugno-agosto 2022, con una stima di circa 2,4 milioni di presenze in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a +12,4%. È quanto emerge da un’indagine di Toscana Promozione Turistica, realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, che si basa sulle richieste di prenotazioni fornite da un campione di 439 imprenditori della ricettività regionale.
“Numeri che ci permettono di essere ottimisti e che trovano riscontro già in queste prime settimane della stagione – commenta Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana –. La nostra regione si conferma attrattiva per visitatori italiani, come abbiamo visto negli ultimi due anni, ed internazionali che finalmente tornano in Toscana. Questo è frutto anche del lavoro che portiamo avanti costantemente con gli ambiti turistici di promozione e di costruzione di un’offerta completa, variegata e attuale”.
Le previsioni del trimestre estivo confermano dunque che è tornata la voglia di viaggiare: le strutture ricettive della regione registrano un incremento della domanda con un aumento significativo dei turisti stranieri non solo nelle località costiere, ma anche nei centri d’arte e nelle località di campagna e collina. Rispetto alla stagione 2021 le stime indicano una crescita del +14,9% di arrivi e del +12,4% di pernottamenti.
In valori assoluti il movimento turistico dell’estate 2022 potrebbe far registrare 5,1 milioni di arrivi e 21,5 milioni di presenze, cioè circa 2,4 milioni di pernottamenti in più rispetto all’estate 2021. Questi risultati potrebbero ulteriormente migliorare in quanto si conferma l’aumento delle prenotazioni last minute.
I turisti stranieri sono stimati in crescita del +23,3% e dovrebbero realizzare oltre 8 milioni di presenze. Purtroppo sarà ancora assente il mercato asiatico che per alcune città rappresentava una quota rilevante di prenotazioni; ridimensionati anche gli altri mercati extraeuropei, mentre in controtendenza risulta il mercato statunitense per il quale è atteso un consolidamento degli arrivi.
In aumento del +6,8% anche il flusso degli italiani e le presenze stimate si attesterebbero a 13,5 milioni (+15,3% sul 2019). Dunque, ancora una volta sarà nettamente maggioritaria la domanda italiana con una quota di mercato del 63%, contro il 37% della domanda estera.