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Elezioni: Letta-Calenda, incontro alla Camera. I Dem: “Intesa, ma no ai veti”

Letta E Calenda
Enrico Letta e Carlo Calenda (Foto ANSA)

ROMA – Ecco il faccia a faccia tanto atteso dalla politica italiana: l’incontro fra il segretario del Pd Enrico Letta e il leader di Azione Carlo Calenda dovrebbe tenersi nella mattinata di oggi, 2 agosto 2022, alla Camera. Oltre a Letta e a Calenda parteciperà Benedetto della Vedova per Più Europa.

In giornata è andato in secna il botta e risposta tra il leader del Pd e quello di Azione. In mattinata Calenda in un video su twitter si è rivolto direttamente al segretario Dem: ‘Se la risposta sarà ‘No’ – aveva detto – la responsabilità della rottura sarà interamente tua’. Nel pomeriggio la replica del Pd con un appello a procedere con “alleanze senza veti”. E la controreplica: “Il loro appello non è una risposta”. “Sono disposto ad incontrarli” – Calenda e Della Vedova -“ma senza preclusioni, no ai veti e no alle sportellate. Io faccio fatica a discutere con le sportellate. Se abbiamo voglia di parlare… bene, sennò è difficile discutere così. Da parte mia c’è la volontà di trovare un’intesa, e farò di tutto per fa sì che l’intesa si raggiunga”, ha detto ancorfa Letta. “Incontriamoci: patti chiari e amicizia lunga. Abbiamo la responsabilità di fare un accordo per un’alternativa alla destra”. “Noi vogliamo costruire nelle prossime ore una coalizione, spero la più larga e coerente possibile, per far sì che il nostro Paese possa raccontare la continuità con un periodo virtuoso”.

CALENDA – “Se la risposta sarà ‘No’ – intanto arrivi una risposta, che l’aspettiamo da tanto tempo – allora, caro Enrico Letta, la responsabilità della rottura sarà interamente tua e noi andremo a combattere a viso aperto con una proposta di governo credibile, nel proporzionale, per bloccare l’avanzata della Meloni”, ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, in un video su Twitter. “Io voglio sapere – spiega Calenda – se” le condizioni di Azione e Più Europa gli “sembrano assurde o no. A me sembrano il minimo sindacale per non mettere insieme un’accozzaglia piena di idee diverse, totalmente incoerente e di scarsa qualità”.

FRATOIANNI – Calenda chiede di non candidare nei collegi uninominali Fratoianni, “che ha votato 55 volte al sfiducia a Draghi”, Bonelli “che non vuole il termovalorizzatore a Roma e rigassificatori”, Di Maio “uno dei politici più trasformisti”. “Noi abbiamo allo stesso tempo detto a Letta che non candideremo negli uninominali personalità divisive – aggiunge Calenda – E’ una cosa di buonsenso”. L’altra cosa è: “Possiamo avere una base di programma comune? Possiamo avere una risposta chiara su rigassificatori e termovalorizzatori? Sennò non c’è più un’agenda Draghi”.


Bennucci

Sandro Bennucci

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