Acqua gassata: è scomparsa dai supermercati, la carenza di forniture di Co2
ROMA – L’allarme era stato lanciato quasi un mese fa dai produttori. E alla fine il rischio di non trovare acqua gassata al supermercato si è concretizzato. Nelle catene della grande distribuzione organizzata e nei piccoli market di quartiere mancano le bottiglie di acqua frizzante, o iniziano a scarseggiare. Nel prossimo periodo, se non saranno risolti i problemi per le aziende, inizieranno a mancare anche le bibite gassate.
I fornitori, lamentano i gestori dei supermercati, hanno smesso di consegnare l’acqua gassata. Il problema è da ricercarsi nella penuria di anidride carbonica necessaria per produrla. Ad avvertire i consumatori era stato all’inizio dello scorso mese Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna, leader del settore, parlando a nome di tutti i produttori di bevande con le bollicine.
Il prezzo della Co2 necessaria per le linee produttive è aumentato anche di 7 volte, con cisterne che sono passate, secondo quanto riferito dall’ad, da 3 mila euro a ben 21 mila, con grandi ritardi nelle consegne. E anche a prezzi gonfiati è impossibile reperire il gas. Per questo l’azienda non garantirà forniture di acqua frizzante per tutto agosto, ma la crisi potrebbe protrarsi anche a settembre.
Ma cosa sta succedendo esattamente? La crisi della Co2 non è una novità, e non è limitata all’Italia. Anche il Regno Unito, negli scorsi mesi, ha dovuto affrontare un’evenienza simile. Prima di addentrarci però nelle dinamiche che hanno portato alla penuria di gas, è necessario fare un chiarimento. L’anidride carbonica trova applicazione in diversi settori.
- Settore alimentare. Oltre all’acqua e alle bevande gassate, è necessaria a spillare la birra e altre bevande, conservare più a lungo il cibo e refrigerarlo.
- Settore agricolo. Viene utilizzata nelle serre, per favorire la crescita di alcune piante, e negli allevamenti, per stordire gli animali prima della macellazione.
- Settore sanitario. L’anidride carbonica è utilizzata per sterilizzare gli strumenti e per diversi esami diagnostici.
A causa dell’inflazione galoppante, i costi delle materie energetiche sono aumentati notevolmente, con impatti negativi sulla produzione di Co2. Le aziende hanno deciso di dare priorità al settore medico e al settore agricolo, per cui le forniture per i produttori di bibite gassate e acqua frizzante stanno scarseggiando.