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Dormitorio abusivo a tariffa variabile

Prato, sequestrato dormitorio cinese a tariffa

Dormitorio abusivo a tariffa variabile
Dormitorio abusivo a tariffa variabile

PRATO – Gli agenti della Polizia municipale di Prato hanno sequestrato un appartamento, al terzo piano di un condominio a due passi da Porta Pistoiese trasformato in un dormitorio di cinesi con tariffe variabili da 5 euro per notte in camera comune con letti a castello e materasso sul pavimento, a 8 euro per una camera di 5 metri quadrati, delimitata da pareti in cartongesso e priva di finestra per l’unica donna ospite.

Erano state stabilite anche tariffe per soggiorni di lungo periodo: per un mese qualcuno pagava 120 euro per dormire in un ripostiglio di 4 metri quadrati dotato di finestra mentre 180 euro venivano pagate per un vano più grande, quasi 6 metri quadrati, sempre in cartongesso senza finestra.

Gli agenti hanno contato 17 posti letto con uso di cucina ed un servizio igienico con gli scarichi completamente otturati. Una situazione pessima dal punto di vista igienico sanitario per la quale il sindaco ha emesso un’ordinanza di inabitabilità che è stata eseguita ieri dalla Polizia Municipale in collaborazione con la Asl 4 di Prato.

All’interno dell’appartamento al momento del controllo erano presenti dieci persone tutte straniere tra cui il gestore dell’attività di affittacamere abusiva e tre clandestini. Gli agenti hanno eseguito lo sgombero dell’alloggio e affidato le bombole di gpl presenti a una ditta specializzata per la messa in sicurezza. L’appartamento è stato poi sigillato e lo rimarrà fino al momento del ripristino delle corrette condizioni di abitabilità e di igiene.

«Purtroppo, anche dopo la nota tragedia, la situazione resta immutata -ha affermato l’assessore alla Sicurezza Aldo Milone– Avevo fatto presente che l’emergenza si sarebbe spostata nelle abitazioni e questo controllo è un’ulteriore conferma. Mi auguro che il presidente Rossi rispetti l’impegno preso, quello di mandare circa 60-70 Ispettori dell’Asl con i quali si possono intensificare questi controlli ed evitare future tragedie».


Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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