Attentato figlia Dugin: servizi segreti russi denunciano che l’autrice sarebbe una 43enne ucraina. Kiev nega coinvolgimento
MOSCA – Dopo le voci che attribuivano agli avversari interni di Putin l’attentato costato la vita alla figlia di Dugin, i servizi segreti russi (Fsb) annunciano di aver risolto il caso. E hanno accusato i servizi speciali ucraini per l’omicidio della giornalista e politologa russa Daria Dugina.
Secondo quanto riferito dai media russi, l’autrice dell’attentato è una cittadina ucraina, Natalya Vovk, nata nel 1979. Secondo l’Fsb Vovk, insieme alla figlia di 12 anni, era arrivata in Russia il 23 luglio e aveva affittato un appartamento nello stabile in cui viveva Dugina per raccogliere informazioni sul suo stile di
vita.
Dopo l’attentato, eseguito con una esplosione controllata a distanza di un ordigno nascosto nell’auto della giornalista, Vovk e sua figlia sono partiti per l’Estonia attraverso la regione di Pskov.
Il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) ha diffuso un video della cittadina ucraina Natalya Vovk,
identificata come la prima sospettata per l’autobomba che sabato ha ucciso la giornalista, Darya Dugina a Mosca. Il filmato mostra Vovk e sua figlia adolescente che entrano in Russia, poi all’interno dell’edificio in cui viveva Dugina, e infine che lasciano il Paese.
Secondo i servizi russi, la donna durante la sua permanenza a Mosca ha scambiato le targhe della sua Mini Cooper con targhe del Kazakistan. Domenica, dopo l’attentato, Vovk e’ fuggita in Estonia con targa ucraina. Ne video sono state mostrate le foto delle due targhe. Secondo l’Fsb, Vovk potrebbe aver usato sua figlia adolescente come copertura, per spostarsi piu’ facilmente in Russia. Entrando a Mosca, la donna aveva i capelli biondi mentre all’uscita dalla capitale russa li aveva scuri.
Se i servizi erano a conoscenza di questi fatti stupisce che non siano intervenuti, ma se lo hanno scoperto dopo non hanno brillato certo per efficienza.
Non tarda la replica di Kiev. “La propaganda russa vive nel mondo della fiction: una donna e la figlia di 12 anni sono state ‘incaricate’ di aver fatto saltare in aria l’auto della propagandista Dugina. Sorprendentemente, non hanno trovato sul posto il ‘visto estone’ – scrive su twitter il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, in un riferimento alla presunta fuga in Estonia della donna
identificata come l’esecutrice dell’attentato – Le vipere nei servizi speciali russi hanno iniziato una lotta interna”.