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Sanzioni Ue: non tutti i Paesi hanno sospeso permessi di soggiorno ai russi. Cina e Russia iniziano esercitazioni militari congiunte

EPA/FEDERICO GAMBARINI

BRUXELLES – Von der Leyen ordina, ma gli Stati membri non accolgono i perentori inviti contro la Russia. A sei mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina, non tutti i Paesi membri dell’Ue hanno sospeso il rilascio di permessi di soggiorno a cittadini russi e bielorussi nell’ambito dei rispettivi programmi per investitori. Lo fa sapere all’Ansa la Commissione Europea.

“Continuiamo a lavorare all’attuazione della raccomandazione con gli Stati membri e le discussioni sono in corso”, sottolinea un portavoce. “Secondo i dati comunicati, non vi sono russi o bielorussi soggetti a sanzioni che siano in possesso di un permesso di soggiorno ottenuto con un regime per investitori” benché la valutazione sia “ancora in corso” in alcuni Paesi Ue.”Il Gruppo di esperti degli Stati membri sui programmi d’investimento si riunisce regolarmente per raccogliere informazioni: gli Stati membri ci informano sugli sviluppi e riferiscono sull’attuazione della raccomandazione”, spiega ancora il portavoce. Nel marzo scorso la Commissione ha esortato gli Stati membri “ad abrogare immediatamente tutti i programmi che garantiscono a cittadini extra Ue l’acquisizione della cittadinanza o dei permessi di soggiorno in connessione con gli investimenti” e a “garantire controlli rigorosi per affrontare i rischi posti dai programmi stessi”. “L’attuale contesto dell’aggressione russa all’Ucraina – notava la Commissione – sta evidenziando ancora una volta questi rischi”.

Mentre i litigiosi e disorganizzati Paesi della vecchia Europa litigano e marciano disuniti, Russia e Cina organizzano manovre militari congiunte, preparandosi a respingere eventuali attacchi della Nato e di Biden. Secondo quanto comunica Pechino La partecipazione della Cina alle manovre militari ‘Vostok-2022’ in Russia mira “ad approfondire la cooperazione pratica e amichevole con le forze armate dei Paesi partecipanti, a migliorare il coordinamento strategico e a rafforzare la capacità di affrontare varie minacce alla sicurezza”. Il portavoce del ministero della Difesa, Tan Kefei, nel briefing mensile virtuale, ha detto che le forze aeree e di terra dell’Esercito popolare di liberazione “sono già arrivate nelle posizioni designate e le forze navali si sono incontrate con quelle russe per le imminenti esercitazioni”, programmate dal 30 agosto al 5 settembre prossimi.

Da un lato si marcia compatti, dall’altro emergono divisioni e disorganizzazione, non è proprio un quadro esaltante.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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