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Autostrade, Ad Tomasi: “Al via cantieri per 12 miliardi di euro”

Tomasi Autostrade
Roberto Tomasi,

ROMA – “Abbiamo sviluppato i progetti e chiuso gli iter autorizzativi comprese le Via e le Cds; l’80% ha già il progetto esecutivo, il resto lo chiuderemo tra la fine di quest’anno e i primi mesi dell’anno prossimo”. Ad annunciarlo è l’ad di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi in un’intervista a ‘Il Sole 24 ore’ a proposito della partenza delle cantierizzazioni delle nuove opere di aspi da 12 miliardi di euro il cui quadro economico deve essere approvato dal Mims tenendo conto della revisione dei prezzi. “La maggior parte sarà approvata dal nuovo governo – aggiunge – settimana più o meno non fa più grande differenza perché intanto abbiamo deciso di partire con i lotti preliminari che ci consentono di avviare la cantierizzazione. Apriamo i cantieri, questo conta”.

Per Tomasi comunque serve “un patto con l’Ance” perché dobbiamo coinvolgere i migliori nella realizzazione del Piano di investimenti” e dunque “dobbiamo costruire insieme gli strumenti che ci consentano di selelzionare gli appaltatori in base alla migliore ed effettiva capacità realizzativa: qualità, performance, storia delle commesse completate con successo, possesso di mezzi, manodopera assunta con contratti a tempo indeterminato, misura della produttività durante la realizzazione, verifica in corso d’opera delle criticità ingegneristiche in modo che non diventino alibi per il contenzioso.
Sono elementi che possono contribuire a fare un prescreening. Bisogna introdurre queste novità nel codice appalti. Manderemo queste nostre proposte, meglio se condivise, anche al Consiglio di Stato”.

Quanto ai tempi di realizzazione delle nuove opere l’ad afferma “al più tardi in dieci anni per la gronda di Genova, tutti gli altri hanno una tempistica di 2-3 anni, la concentrazione della realizzazione di questi investimenti è nei prossimi 3-4 anni”. Per Tomasi la “visione di sistema è molto rafforzata dal ruolo di Cdp” e “ora è fondamentale dare un’altra spinta con una rivisitazione del piano industriale a fine anno”.


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Ezzelino da Montepulico


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