
Elezioni politiche, come si vota: le Faq del Viminale, risposte alle domande più frequenti dei cittadini

ROMA – Iniziamo da oggi una serie di informazioni utili per i cittadini che andranno a votare il 25 settembre, tratte dalle Faq del Viminale, che sta riunendo in un’apposita sezione del suo sito ufficiale domande e risposte ai principali quesiti che cittadini e amministrazioni rivolgono ai suoi uffici.
FAQ – Domande frequenti:
Qual è il sistema elettorale introdotto dalla legge 3 novembre 2017, n.165?
La legge n.165/2017, recante “Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali” delinea un sistema elettorale “misto”, con una componente maggioritaria uninominale ed una proporzionale plurinominale.
L’assegnazione di 147 seggi alla Camera (comprensivi di 1 collegio in Valle d’Aosta e 4 collegi in Trentino-Alto Adige) e di 74 seggi al Senato (comprensivi di 1 collegio in Valle d’Aosta e 6 collegi in Trentino-Alto Adige) è effettuata in collegi uninominali, in cui è proclamato eletto il candidato più votato.
L’assegnazione dei restanti seggi delle circoscrizioni del territorio nazionale (245 e 122, rispettivamente per la Camera e per il Senato) avviene in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni di liste che abbiano superato le soglie di sbarramento predeterminate dalla medesima legge. Sono proclamati eletti i candidati della lista del collegio plurinominale secondo l’ordine di presentazione, nel limite dei seggi cui la lista ha diritto. Resta ferma la specificità della normativa dettata dalla legge n.459/2001, che prevede l’assegnazione con metodo proporzionale dei seggi della circoscrizione Estero (8 per la Camera e 4 per il Senato), e stabilisce peculiari modalità per l’esercizio del diritto di voto per corrispondenza all’estero.
I collegi uninominali sono gli stessi utilizzati per le politiche del 2018?
No. Alla luce della legge costituzionale n.1/2020, che ha ridotto il numero dei parlamentari (da 630 a 400 per la Camera dei deputati e da 315 a 200 per il Senato della Repubblica), sono stati ridisegnati i collegi uninominali ed anche i collegi plurinominali (per la presentazione delle liste proporzionali) dal decreto legislativo n.177/2020.
Quali disposizioni sono state introdotte dalla legge n.165/2017, in materia di trasparenza?
L’art.4 della legge n.165/2017, ha previsto che in un’apposita sezione del sito internet del Ministero dell’interno (denominata “Elezioni trasparenti”) siano pubblicati in maniera facilmente accessibile – entro dieci giorni dalla scadenza del termine per il deposito del contrassegno – per ciascun partito, movimento e gruppo politico organizzato che abbia presentato liste:
- il contrassegno depositato, con l’indicazione del soggetto che ha conferito il mandato per il deposito;
- lo statuto ovvero la dichiarazione di trasparenza;
- il programma elettorale con il nome e cognome del capo della forza politica.
Nella medesima sezione del sito, entro dieci giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle liste, sono pubblicate, per ciascun partito, movimento o gruppo politico organizzato, le liste di candidati presentate per ciascun collegio plurinominale ed i candidati uninominali collegati con tali liste.
Che cos’è il “tagliando antifrode”?
Le schede elettorali per le elezioni politiche sono dotate di un’appendice cartacea munita di un “tagliando antifrode” con un codice progressivo alfanumerico generato in serie; dopo che l’elettore ha votato ed ha restituito la scheda al presidente del seggio debitamente piegata, tale appendice con il tagliando è staccata dalla scheda e conservata dai componenti dei seggi elettorali, che controllano se il numero del tagliando sia lo stesso di quello annotato prima della consegna della scheda medesima all’elettore; solo dopo tale controllo il presidente del seggio inserisce la scheda stessa nell’urna (art.31, comma 6, e art.58 del D.P.R. n.361/1957, come sostituito dall’art. 1, commi 18 e 19, della legge n.165/2017).
