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Migranti, CPR Toscana: conferenza regionale sicurezza dice sì. Nardella disponibile a farlo nell’area metropolitana di Firenze

L’ingresso del CPR di Torino ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

FIRENZE – Il prefetto di Firenze l’aveva preannunciato da un mese e oggi la proposta di creare un CPR, Centro per i rimpatri per stranieri, in Toscana è stata approvata dalla Conferenza regionale per la sicurezza. composta dai prefetti e dagli altri responsabili della sicurezza, da sindaci e Presidente di Regione, che hanno tutti concordato sull’opportunità di creare questa struttura anche in Toscana.

“Ne abbiamo parlato e credo sia emersa una generale condivisione sull’opportunità che la Toscana si doti di una struttura”. A dirlo è stato il Prefetto di Firenze, Valerio Valenti, al termine della Conferenza Regionale Autorità di pubblica sicurezza che si è svolta nel capoluogo toscano. Valenti si è riferito alla possibilità di creare a Firenze un Cpr.
“Un centro di piccole dimensioni, che abbia meno di cinquanta posti – ha proseguito Valenti – che funzioni da deterrente per gli extracomunitari espellibili, che sono più della metà di chi commette reati che creano particolare allarme sociale”.

“Siamo a disposizione per vedere se nell’area metropolitana vi siano strutture adeguate”. Lo detto il sindaco metropolitano di Firenze, Dario Nardella, riferendosi alla proposta de prefetto Valerio Valenti. Per Nardella il Cpr “non deve essere troppo grande, non deve violare assolutamente i diritti della persona, ma deve essere uno strumento efficace per una brevissima permanenza e poi per creare le condizioni per un veloce rimpatrio. Non stiamo parlando d’immigrati integrati, persone che lavorano e vivono nelle nostre comunità, ma di criminali che delinquono abitualmente e che mettono in cattiva luce il tema degli immigrati. Che – ha concluso Nardella – va trattato con intelligenza, pragmatismo e non in modo ideologico o razzista”.

Valenti e Nardella hanno inquadrato esattamente il problema. Prima di Valenti, dieci anni or sono, anch’io (ero allora prefetto di Firenze) cercai di identificare, su richiesta del ministero dell’Interno, una località per costruire un Cie (allora si chiamavano così), ma l’idea non fu accolta favorevolmente.

Quando Valenti aveva riproposto la creazione del Cpr, avevo appoggiato la sua idea, ricordando i precedenti, ma qualcuno ha criticato la mia presa di posizione. Adesso sembra che invece l’iniziativa trovi l’appoggio anche delle sinistre e delle amministrazioni locali. Del resto la cronaca ci fornisce esempi di atti delittuosi per i quali, come ha ricordato Nardella, è opportuna la realizzazione dell’iniziativa che colpisce “solo immigrati che delinquono”.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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