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Vaccinazioni, ministro Schillaci: “Mai più obbligo vaccinale. Covid sotto controllo”

Vacini
ANSA/GRILLOTTI

ROMA – Mentre la Consulta si è schierata ancora una volta a fianco delle decisioni del vecchio governo, decidendo, per questioni procedurali, la costituzionalità dell’obbligo vaccinale. il nuovo ministro della salute, Orazio Schillaci annuncia che tale obbligo non sarà reintrodotto.

“Non rimetteremo l’obbligo vaccinale e saremo sempre attenti a mediare il diritto alla salute con il rispetto delle libertà personali. Commissione d’Inchiesta? Il Parlamento ha diritto di indagare sulla gestione della pandemia ma non devono esserci strumentalizzazioni”.

Così in una intervista a Libero, il ministro Schillaci, ha sottolineato di non aver “mai messo in dubbio l’utilità dei vaccini né di avere mai detto che andasse tolto l’obbligo delle mascherine negli ospedali”. Per Schillaci “oggi l’epidemia è cambiata e si dovrebbe iniziare a parlare di Covid 23 anzichè di Covid 19. La forma attuale è meno aggressiva e sappiamo curare meglio. Emergenza finita? Spero che con la prossima primavera ce la saremo lasciata alle spalle. La situazione negli ospedali e nelle terapie intensive è sotto controllo”.
Per il ministro nella gestione del Covid “serve dare un messaggio di discontinuità con la gestione precedente. La salute pubblica va depoliticizzata, non è di destra o di sinistra ed oggi ci sono emergenze più importanti della pandemia, per esempio i tumori. Le polemiche sui medici non vaccinati? Sono rientrati in tutto il mondo e abbiamo bisogno di loro. Superficiale dire che non credono nella scienza”, sostiene.
Il ministro ha messo il dito sulla piaga, visto che nell’epoca delle vaccinazioni a tappeto e dei lockdown le statistiche dimostrano che “centinaia di migliaia di interventi chirurgici sono stati rimandati, milioni di visite e accertamenti arretrati e da smaltire, screening e follow up sono rimasti bloccati o al rallentatore. Gli ospedali sono stati travolti dall’ondata e ridisegnati per far fronte all’emergenza, e molti malati di altre patologie, che certo non hanno smesso di colpire ai tempi del coronavirus, hanno sofferto le limitazioni imposte dalla situazione”.

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