Piombino, rigassificatore: Tar Lazio respinge richiesta sospensiva. Giani commenta: “Vince l’Italia”
ROMA – Nessuna sospensione cautelare dell’Ordinanza commissariale, su provvedimento del governo, che ha portato al rilascio dell’autorizzazione per la realizzazione del rigassificatore nel Porto di Piombino, attraverso l’ormeggio permanente di un mezzo navale di tipo FSRU (Floating Storage and Regasification Unit).
L’ha deciso il Tar del Lazio con una ordinanza con la quale ha respinto la richiesta del Comune di Piombino. Fissata il prossimo 8 marzo l’udienza di discussione del ricorso nel merito.
“La decisione del Tar di non concedere la sospensiva rafforza la convinzione, che ho sempre avuto, di aver agito nella correttezza delle procedure previste e con un’istruttoria accurata dei documenti, delle deduzioni e controdeduzioni presentate, con prescrizioni che si sono accompagnate all’autorizzazione. Aspetto adesso con fiducia la decisione nel merito da parte dei giudici e l’udienza di discussione fissata per l’8 marzo”. Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nelle sue vesti di commissario straordinario nominato dal governo sul rigassificatore di Piombino.
Il Tar del Lazio ha ritenuto al momento “non sussistere i presupposti” per la concessione della sospensiva e che “all’esito della prima disamina della documentazione offerta, l’iter che ha condotto all’adozione del provvedimento non ha dato evidenza di palesi anomalie nello sviluppo del procedimento né di incontrovertibili carenze istruttorie”
Sul fronte dei “paventati rischi per la pubblica incolumità – scrive ancora il Tar – risultano, allo stato, privi di attualità” anche perché prima dell’entrata in servizio della nave dovranno essere acquisiti il Rapporto di sicurezza definitivo e l’autorizzazione integrata ambientale.
“Sarebbe adesso opportuno – conclude Giani – trovare un livello di dialogo perché l’interesse generale ci deve portare a seguire nel modo migliore la fase che porterà all’ingresso del rigassificatore nel porto. Ha vinto l’Italia”.