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Cellulare alla guida, vizio italiano

Gli italiani amano il cellulare alla guida

Cellulare alla guida, vizio italiano
Cellulare alla guida, vizio italiano

FIRENZE – Gli automobilisti amano parlare e messaggiare con il cellulare: la media nazionale è del 12,4% secondo un monitoraggio svolto dall’Associazione sostenitori amici della Polstrada. Le punte più alte a Torino e Palermo con il 14%, a seguire Napoli, Roma, Milano e Firenze. Volontari si sono piazzati su alcuni degli incroci più trafficati e hanno contato chi transitava intento ad armeggiare con il telefonino. Un conducente ogni 8 del campione usa il cellulare per comunicare a voce con altre persone o tramite i servizi di messaggeria. Aumentano dunque le distrazioni ed il rischio di incidenti stradali.

In percentuale sono più le donne degli uomini ad utilizzare il cellulare alla guida, soprattutto nelle ore serali quando tornano dal lavoro o nell’orario prescolastico.

E’ superfluo ricordare che l’utilizzo del telefono cellulare durante la guida è sanzionato dal Codice della Strada con una multa di 160 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente e se poi nel corso dei due anni successivi il trasgressore commette un’altra volta la stessa violazione sarà soggetto alla sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 1 a 3 mesi. Ma quello che preme di più sottolineare è la pericolosità che questo comportamento scorretto può causare, per sé e per gli altri, ai fini della sicurezza stradale.

Se proprio è indispensabile parlare al telefono mentre si guida diventa quindi imprescindibile l’utilizzo di auricolare o vivavoce, mentre per leggere o inviare sms o email esistono i dispositivi a riconoscimento vocale abilitati a queste e a molte altre funzioni che permettono di tenere entrambe le mani saldamente al volante.


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Massimiliano Mantiloni

Giornalista

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