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Il presunto omicida di Massa si difende

Morti accoltellati a Massa, arrestato: «Difendevo uno straniero»

Il presunto omicida di Massa si difende
Il presunto omicida di Massa si difende

MASSA CARRARA – Aggredito da numerose persone per aver preso le difese di un extracomunitario: è questa la versione fornita dall’avvocato di Andrea Mazzi, Enzo Frediani, a margine dell’interrogatorio di garanzia avvenuto questa mattina davanti al pm Rossella Soffio. Mazzi è accusato di duplice omicidio con l’aggravante della premeditazione, per aver ucciso Andrea Fruzzetti ed Enrico Baria con 11 coltellate, ma secondo l’avvocato il ragazzo si sarebbe difeso da una aggressione, avrebbe trovato per caso un coltello e sferrato qualche colpo.

Tutto è nato, secondo il racconto del ragazzo, nel pub di via Beatrice dove un cittadino extracomunitario stava subendo attacchi di ogni tipo da un gruppo di giovani. Mazzi è andato ad aiutarlo. Dopo però fuori dal pub, in Piazza Mercurio, quello stesso gruppo lo avrebbe raggiunto e aggredito, in tanti contro uno solo. Il coltello, è sempre la ricostruzione del difensore, sarebbe spuntato per caso e le ferite, che poi si sono rivelate mortali, sono state sferrate per difesa. L’avvocato Frediani rigetta soprattutto la premeditazione, sostenendo che Mazzi non era assolutamente uscito con in tasca il coltello e che non conoscesse le persone che poi avrebbe involontariamente ucciso.

«Non posso militarizzare la città, non posso mettere plotoni nel centro storico. I controlli ci sono, i cittadini devono stare tranquilli». Lo ha detto il procuratore di Massa Carrara Aldo Giubilaro durante l’incontro con la stampa convocato per fare il punto sull’omicidio di Andrea Fruzzetti e Enrico Baria, avvenuto la notte di Natale. «Capisco la preoccupazione dei cittadini -continua Giubilaro- ma mi sento di escludere che i fatti siano collegati a criminalità organizzata; è stato un fatto grave ma circoscritto e che faccio risalire al contesto di violenza che caratterizza purtroppo le nostre città e la nostra società».

Quanto al duplice omicidio e agli altri episodi di criminalità che potrebbero essere collegati e su cui la procura sta indagando, Giubilaro ha aggiunto: «Ci stiamo rendendo conto che certi nomi ricorrono nei vari episodi. Stiamo facendo tutte le verifiche sui possibili collegamenti tra coloro che in casi distinti hanno accoltellato altri ragazzi, chi è stato solo ferito, chi invece è stato ucciso, chi ha scritto minacce su facebook, a chi erano rivolte, chi si frequentava e perché».

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