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Arazzi: le “Storie di Giuseppe ebreo” tornano all’antico splendore

Un libro documenta il lungo restauro sul ciclo custodito a Firenze

Firenze, 16 gennaio 2014 – Dieci preziosi arazzi raffiguranti le Storie di Giuseppe ebreo, capolavoro della produzione medicea e pietra miliare della storia dell’arazzeria di tutti i tempi, tornano all’antica bellezza dopo quasi ventisette anni di lavoro dell’Opificio delle Pietre Dure. Il lungo restauro è testimoniato in una grande pubblicazione a colori, intitolata “Gli arazzi con Storie di Giuseppe ebreo per Cosimo I de’ Medici” (Polistampa, pp. 320, euro 70), curata da Clarice Innocenti, direttrice del Settore restauro arazzi dell’Opificio e responsabile del delicato intervento, con la collaborazione di Gianna Bacci. Il libro sarà presentato martedì 21 gennaio alle 16.30 nella Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio. Interverranno Eugenio Giani, Giampiero Maracchi, Cristina Acidini e Marco Ciatti. Saranno presenti la curatrice e gli autori dei contributi. La serie raffigurante episodi che riguardano la figura biblica di Giuseppe ebreo è composta da venti elementi commissionati nel 1545 da Cosimo de’ Medici alla Manifattura medicea di arazzi, da lui stesso appena fondata. I panni, nati da disegni realizzati da Agnolo Bronzino, Jacopo Pontormo e Francesco Salviati, sono oggi equamente divisi tra il Polo Museale di Firenze e il Palazzo del Quirinale a Roma. I dieci arazzi su cui si concentra il testo sviluppano complessivamente ben 220 metri quadrati: il loro restauro, realizzato tra il 1985 e il 2012 con il contributo determinante dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, oltre che del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è stato condotto attraverso una serie di complesse operazioni, dalla rimozione di fodere e supporti alla pulitura in acqua e tensioattivo, fino al consolidamento ad ago e alla predisposizione per la sospensione in verticale grazie ai supporti in lino progettati per la faccia posteriore insieme alla foderatura e al sistema di sospensione. “Gli arazzi”, spiega il Soprintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini, “rappresentano il punto d’incontro fra la qualità eccelsa del disegno progettuale dei pittori fiorentini e l’abilità tecnica dei tessitori fiamminghi, entro una ricchezza di materie pregiate che, recuperate per quanto possibile dalla pulitura, contribuiscono all’effetto generale di splendore”. Il volume, in cui le schede illustrate sono accompagnate da una ricca appendice documentaria e da una nutrita bibliografia, ricostruisce nel dettaglio un intervento straordinario, il più lungo mai effettuato dall’Opificio, condotto con metodologie d’avanguardia dai maggiori esperti nel settore, e ci dà la possibilità di conoscere meglio la storia di questi capolavori scoprendone molte curiosità e aspetti poco conosciuti.

Gherardo Del Lungo (335 1373725) Eventi Pagliai s.r.l. tel. +39 055 7378721 fax +39 055 7378761 press@eventipagliai.com

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