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Orsa Amarena: avviso di garanzia a cacciatore indagato. Nuovo avvistamento dei cuccioli

Amarena con i suoi due cuccioli (foto Ansa)

L’AQUILA – La Procura della Repubblica di Avezzano ha notificato un avviso di garanzia ad Andrea Leombruni, il cacciatore 56enne di San Benedetto dei Marsi accusato di aver ucciso a fucilate nella notte del 31 agosto 2023 l’Orsa Amarena, simbolo del Parco Nazionale dell’Abruzzo-Lazio e Molise. L’ipotesi di reato e’ di uccisione di animale per crudelta’ o senza necessita’.

Contestualmente il pm Maurizio Maria Cerrato ha nominato l’esperto di balistica, Paride Minervini, per tracciare l’esatta traiettoria del colpo di fucile che ha ucciso l’Orsa Amarena rispetto alla posizione dell’indato. L’esperto si era gia’ occupato dell’uccisione dell’orso a Pettorano sul Gizio, avvenuta nel 2014 sempre per un colpo di fucile: il responsabile, un ex operaio Anas, fu condannato. In passato Minervini si e’ occupato di casi, dall’omicidio di Nicola Calipari in Iraq a quello della giornalista Ilaria Alpi in Somalia, fino alla vicenda di Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso da un agente di polizia.

Domani, 4 settembre 2023, verra’ conferito un incarico per l’esame autoptico sulla carcassa dell’Orsa, che si trova nell’Istituto zooprofilattico regionale, sede di Avezzano. Altro accertamento irripetibile. L’incarico sara’ affidato a Rosario Fico, responsabile del Centro di referenza nazionale per la medicina forense veterinaria dell’Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana, e a Stefania Salucci, responsabile della sede avezzanese dell’Izs.

Proseguono intanto senza sosta le ricerche dei due cuccioli di Amarena che sono stati avvistati di nuovo la notte scorsa, a Venere, frazione di Gioia dei Marsi, nell’aquilano. I piccoli sono stati individuati sempre nella radura che avvolge la Marsica, nei pressi di un sentiero. Sono stati dei passanti a vederli da lontano e, come hanno cercato di avvicinarli purtroppo i cuccioli sono scappati, di nuovo, forse spaventati dai rumori e la luce delle torce elettriche. Difficile sapere in che condizioni stiano, ma il fatto di averli avvistati e che siano in giro fa ben sperare sulla loro salute.

Sul posto dell’avvistamento sono intervenuti i carabinieri. Le ricerche proseguono incessamente per recuperare i piccoli che, a poco più di 7 mesi di vita, non riuscirebbero a cavarsela soli tra i boschi dell’Appennino.

AGGIORNAMENTO DELLE 13.30

“Le ricerche dei due cuccioli purtroppo, ad oggi, non hanno portato alla cattura dei due plantigradi – è il commento del sindaco di San Benedetto dei Marsi, Antonio Cerasani -; nella serata di ieri sono stati dapprima individuati e successivamente, almeno uno dei due, avvistato da alcuni passanti. Ogni giorno che passa diventa sempre più difficile gestire questa situazione emergenziale ed individuare i due mammiferi. Invito tutti a continuare a collaborare non intralciando le ricerche, – continua Cerasani – segnalando eventuali avvistamenti, anche nei paesi limitrofi, al 112, c’è ancora speranza. Ringrazio il personale delle varie unità presenti ieri che hanno svolto le ricerche, le quali, continueranno anche nella giornata odierna”.



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