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Uccisa a Castelfiorentino, l’amica: “Klodiana ha sbagliato ad accettare l’ultimo incontro”. Marito in fuga

Klodiana Vefa, la 35enne uccisa a Castelfiorentino (foto dal suo profilo FB)

CASTELFIORENTINO – Un’amica di Klodiana Vefa, la donna di 35 anni uccisa a Castelfiorentino, apre uno squarcio sulla sua vita. Racconta: “Klodiana era una grande lavoratrice, una donna splendida. Un paio di anni fa era riuscita finalmente a separarsi dal marito, un poco di buono. Un uomo violento. Lo sapevamo tutti. Ha avuto coraggio”.

I sospetti degli investigatori dell’Arma dei carabinieri si concentrano tutti sull’uomo, Alfred Vefa, 44 anni, muratore, anche lui di origine albanese, che risulta irreperibile dal momento dell’omicidio, avvenuto intorno alle 20 della serata di giovedì 28 settembre, mentre la donna stava rincasando dopo aver finito il turno al lavoro. Klodiana Vefa lavorava come cameriera in un ristorante poco distante da dove è stata ammazzata. Secondo quanto è emerso dalle indagini, i due erano in fase di separazione.

Da qualche tempo il marito andava e veniva dalla casa coniugale, dove non abitava più stabilmente. Continui sarebbero stati, secondo alcune testimonianze, i litigi della coppia. La donna è stata uccisa in strada, in via Galvani, poco distante dalla sua abitazione, nella zona Puppino, in una località periferica del comune di Castelfiorentino. Prima di sparare due colpi, che sono quelli refertati dai carabinieri sul luogo del delitto, l’uomo avrebbe avuto l’ennesima lite con la donna. Poi l’assassino è fuggito subito dopo al volante della propria auto.

Ma torniamo al marito, l’amica afferma: “Lui la sottoponeva ad una forte violenza psicologica: lei cambiava completamente quando era con lui. Quell’uomo faceva davvero paura. Ma lei non lo aveva mai denunciato, ha sempre cercato di farcela da sola. Ha resistito tanto tempo”.

“Non so perché abbia accettato quell’ultimo incontro. Non si dovrebbe mai farlo…”, sottolinea l’amica. “E poi lui si era rifatto una vita, aveva un’altra donna. Non capisco cosa l’abbia spinto a quel gesto. E’ stata un’esecuzione”, commenta la donna convinta che sia stato il marito ad uccidere Klodiana.

Pensa che potrebbe suicidarsi? “Conoscendolo, no. Cercherà di scappare, forse tornerà in Albania”. Poi il pensiero va ai figli della coppia: “Quei ragazzi sono rimasti soli… Come faranno a sopravvivere?”


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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