Fiorentina-Siena, derby che scotta sempre

FIRENZE. La Coppa Italia non vale meno di campionato ed Europa League. Almeno in casa Fiorentina, considerando la voglia che c’è di riaprire la bacheca che non si arricchisce ormai dal 2001. Vincenzo Montella è il primo a saperlo e anche se prova a svicolare («vincere è sempre difficilissimo, e poi siamo molto distanti dal successo, quindi sono discorsi effimeri. Pur senza alzare un trofeo, i Della Valle a Firenze hanno comunque già vinto sotto altri aspetti»), si rende conto che nel quarto di finale secco di domani sera contro il Siena, per i viola è proibito sbagliare.

BIANCONERI.«Non nascondo – spiega in conferenza stampa – che ci teniamo molto ad avanzare in questa competizione, però la partita con i bianconeri nasconde diverse insidie: il Siena potrebbe ben figurare in A, se si pensa che per arrivare fin qua ha già vinto 3 volte in trasferta contro squadre di massima divisione».

TURNOVER. Chiaro quindi che non ci sia da aspettarsi una Fiorentina completamente rivoluzionata rispetto a quella del campionato. «Giocherà la squadra migliore, senza stravolgere niente, ma dando comunque spazio a chi per ora ne ha avuto meno», conferma l’allenatore che d’altra parte il turnover per ora lo ha sempre centellinato.

MATOS. Il grande dubbio diventa a questo punto quello del centravanti. Ufficializzata dallo stesso Montella l’assenza di Matri («Speriamo di recuperarlo per domenica), c’è ballottaggio tra Matos e Rebic ma il brasiliano è favorito. «Stanno crescendo entrambi ma Rebic ieri ha preso un pestone in allenamento, mentre Matos è vivo» scherza il tecnico che dovrebbe completare il tridente con Ilicic e Joaquin, rimasti entrambi a riposo a Catania.

FORMAZIONE. Tridente a parte, probabile comunque che sia regolarmente impiegato Gonzalo Rodriguez che domenica prossima sarà squalificato, magari in coppia con Marvin Compper, ultimamente un po’ uscito dalle rotazioni della difesa. Quasi sicuro anche il ritorno tra i titolari di Aquilani che ha smaltito del tutto i guai muscolari che hanno contrassegnato l’inizio del suo 2014.

ARBITRO. Un pizzico di curiosità, semmai, l’ha destata la designazione arbitrale: domani sera fischierà Giacomelli di Trieste, lo stesso del nefasto Fiorentina-Pescara dello scorso gennaio. «Preferisco non dire nulla, anche se in effetti abbiamo ancora qualcosa in sospeso con la classe arbitrale e infatti lunedì prossimo sarò a Milano – dove è in programma un incontro tra allenatori, capitani e giacchette nere, ndr – per un sereno confronto», glissa Montella.

DIFENSORE. Ma la prossima sarà soprattutto la settimana in cui terminerà il mercato. Con la Fiorentina che cerca un nuovo elemento per la retroguardia. «In fase difensiva – osserva l’allenatore – siamo cresciuti sotto ogni punto di vista, ma l’infortunio di Tomovic ce lo porterà via per diverse partite: è evidente che qualcosa potremmo dover fare. Mexes o Dainelli? Philippe non mi risulta che sia un’opportunità: posso dire che ha tanti pregi ma anche qualche difetto, mentre Dario ultimamente sta giocando meglio che in passato».

GOMEZ. Siparietto finale dedicato a Mario Gomez, che non ci sarà neppure domani sera. Anzi, a questo punto appare abbastanza evidente che non potrà essere inserito tra i convocati neppure per la sfida con il Genoa del 26 gennaio. Rientrato dalla Germania dove aveva impegni istituzionali con la sua Nazionale, il tedesco non ha ancora ripreso ad allenarsi in gruppo.«Non so nulla, ancora non è con noi», liquida la questione Montella. L‘obiettivo diventa quello di renderlo arruolabile almeno per la sfida in casa del Cagliari, tra 10 giorni (proprio contro il Cagliri s’infortunò, nel girone d’andata, a Firenze) ma appare piuttosto chiaro come non sia esattamente il suo argomento preferito…