Treni: riapre a dicembre la Faentina ma con meno corse. Pendolari del Mugello infuriati
FIRENZE – La consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elisa Tozzi conferma piena solidarietà verso le comunità del Mugello dopo aver appreso che la linea ferroviaria Faentina, tra Marradi e Faenza, riaprirà a dicembre ma, con l’orario invernale di Trenitalia in vigore dal 10 dicembre 2023, ci saranno meno corse sull’intera tratta.
“La Faentina riapre ma con meno treni, chiederemo spiegazioni alla Regione. Saremo al fianco delle comunità del Mugello ancora una volta penalizzate nei collegamenti verso Firenze e la Romagna” ha detto la consigliera Tozzi. “La cosa ancora più spiacevole è che i pendolari hanno fatto l’amara scoperta consultando online le novità a regime tra poco più di due settimane. Trenitalia aveva sì annunciato una rimodulazione del trasporto ferroviario perché in alcuni tratti la velocità sarà di 30/40 km orari, cambiamenti dovuti a rallentamenti di una decina di minuti a causa della situazione dopo l’alluvione dello scorso maggio in Alto Mugello”.
Ma altro che rimodulazione, qui si parla di treni cancellati oppure con cambio e soste, fino a quaranta minuti, a Borgo San Lorenzo – sottolinea la consigliera Tozzi -. Come sempre a rimetterci sono i pendolari che si ritroveranno a fare slalom tra le difficoltà con tagli in entrambe le direzioni, verso Firenze e verso Faenza. Gravi disagi per gli studenti per andare a lezione e problemi per i lavoratori pendolari con tempi di percorrenza raddoppiati”.
“Per non parlare del modus operandi e della comunicazione surreale e fuorviante di Trenitalia che pubblica sul sito orari che, come riferito dall’azienda ai sindaci del Mugello, non sono ancora ufficiali. Orari che, soprattutto, non sono stati condivisi con gli amministratori locali. Chiederò alla Regione se era a conoscenza dei nuovi orari che comportano il taglio di diverse corse – dichiara Tozzi-. E pensare che già c’erano fasce importanti, soprattutto nelle ore serali, scoperte tra Borgo e Marradi. A queste si aggiungono adesso tagli al servizio. La verità è che non si tiene assolutamente conto delle necessità del territorio, e questo è inaccettabile”.