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Italia vince la Coppa Davis: Sinner e Arnaldi strapazzano gli australiani (2-0). Un trionfo che mancava da 47 anni

Le due vittorie dell’Italia in Coppa Davis, nel 2023 e nel 1976 (Foto dalla pagina FB Davis Cup)

MALAGA (SPAGNA) – Sì, l’Italia ha vinto la Coppa Davis, la grande insalatiera d’argento, per la seconda volta nella storia. Jannick Sinner e Matteo Arnaldi hanno strapazzato l’Australia: due a zero.

Dopo il successo di Matteo Arnaldi, che ha vinto 7-5, 2-6, 6-4 nel primo incontro di singolare, contro Alexei Popyrin, nel secondo match c’ha pensato Jannik Sinner a chiudere il confronto con Alex de Minaur in due set 6-3, 6-0. L’ultimo sucesso risaliva al 1976 in Cile, con le prodezze di Adriano Panatta.

Jannick Sinner

Ed ecco la cronaca di una giornata trionfale, cominciata però in semifinale con la straordinaria vittoria (la seconda nel giro di pochi giorni) di Sinner su Djokovic.

Jannik Sinner, dunque supera nettamente Alex De Minaur, porta il punto decisivo del 2-0 per l’Italia sull’Australia e regala agli azzurri la Coppa Davis, un trofeo che all’Italia manca da 47 anni, da quando i quattro moschettieri, Barazzutti, Panatta, Bertolucci e Zugarelli guidati da Pietrangeli la vinsero in Cile.

Matteo Arnaldi ha firmato l’1-0 dell’Italia in finale contro l’Australia grazie al successo sofferto su Alexei Popyrin: 7-5 2-6 6-4 in due ore e mezza (foto dalla pagina FB Davis Cup)

Era la quarta finale di Coppa Davis fra la nazionale azzurra e quella australiana, che era andata a segno tre volte su tre. Ma i precedenti sono molti di più, addirittura dodici spalmati fra 1928 e 1993 con l’Australia che ne aveva vinti otto.

Ma questa volta è troppo forte la nazionale azzurra, che si porta 1-0 grazie al successo sofferto di Arnaldi su Popyrin e poi ha visto la netta supremazia del numero uno azzurro e numero 4 del mondo sull’australiano De Minaur, numero 12 Atp che nulla ha potuto, cedendo 6-3, 6-0 in appena in un’ora e 20′ minuti al terzo match point.

Un successo di squadra per il capitano Filippo Volandri e per tutti i suoi moschettieri, da Lorenzo Musetti a Matteo Arnaldi, da Lorenzo Sonego a a Simone Bolelli, anche Matteo Berrettini ad esultare, fino all’alfiere azzurro e vero protagonista di questo successo, Jannik Sinner, che dopo aver perso la finale delle Atp Finals con Djokovic, non ha fallito una sfida, ha battuto nuovamente il numero uno al mondo e poi ha ‘scherzato’ il numero 12 per una impresa straordinaria.

Coppa Davis, Italia contro Australia 16-18 luglio1993. Quarti di finale del Gruppo Mondiale. Le due nazionali fotografate in piazza della Signoria (Foto dalla pagina Facebook Davis Cup)

SINNER – Il tennis italiano conclude l’anno con la consapevolezza di poter disporre del primo giocatore al mondo. Non secondo la classifica Atp che certifica invece la leadership di Novak Djokovic; ma secondo un incontestabile mood che chiunque, anche chi non e’ appassionato di tennis, puo’ avvertire.

Quel giocatore e’ ovviamente Jannik Sinner, capace nel giro di pochi mesi di raggiungere la semifinale di Wimbledon, vincere il primo 1000 a Toronto, imporsi a Pechino e Vienna dove il campo dei protagonisti valeva tornei di livello assai superiore battendo due volte Medvedev, sconfiggere Shelton (uno di quelli che in futuro gli daranno fastidio) nella notte profonda di Bercy.

E quindi arrivare in finale nelle Finals dopo aver battuto Djokovic, atterrare a Malaga e trascinare con tre giornate memorabili in singolo e in doppio l’Italia alla conquista della seconda Coppa Davis della storia.


Paulo Soares

redazione@firenzepost.it

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