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Migranti: accordo nell’Ue su accoglienza e asilo. Ursula: “Decideranno gli europei chi entra, non i trafficanti”

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BRUXELLES – L’annuncio del commissario Ue Margaritis Schinas su X forse scrive una pagina nuova: Coonsiglio e Parlamento Ue hanno raggiunto un accordo sui cinque pilastri principali del Patto sui migranti e l’asilo.

L’accordo tra Parlamento europeo e Consiglio dell’Ue sul nuovo Patto per la migrazione e l’asilo “prevede la registrazione di tutti gli ingressi irregolari alle frontiere, si tratta dello screening, e una procedura accelerata alla frontiera per le persone che hanno poche possibilita’ di ottenere lo status di rifugiato. Questa è una disposizione importante che ci permetterà di gestire al meglio e in modo più efficiente le procedure complete rispettando tutti i diritti delle persone, ma senza ritardi, entro un termine massimo di sei mesi, includendo anche il ritorno e il rimpatrio”.

Lo ha dichiarato l’eurodeputata francese di Renew Europe (Re), Fabienne Keller, una dei relatori per il Parlamento europeo nei negoziati sul Patto per la migrazione e l’asilo, nella conferenza stampa sull’accordo trovato con il Consiglio dell’Ue.

Il ministro Matteo Piantedosi: “Abbiamo riportato al centro dell’agenda europea il tema migratorio e grazie alla capacità di trovare il giusto equilibrio tra responsabilità e solidarietà siamo riusciti a portare avanti e concludere un negoziato che era fermo da anni. L’approvazione del Patto è un grande successo per l’Europa e per l’Italia che ora potrà contare su nuove regole per gestire i flussi migratori e contrastare i trafficanti di esseri umani”.

“Il Patto – prosegue Piantedosi – è il frutto di lunghe trattative in cui l’Italia ha sempre svolto un ruolo da protagonista per affermare una soluzione di equilibrio che non facesse più sentire soli i Paesi di frontiera dell’UE, particolarmente esposti alla pressione migratoria. Ringrazio i miei colleghi che durante gli incontri, formali e informali, da ultimo a Bruxelles lo scorso 4 dicembre, hanno sempre apprezzato la posizione del nostro Paese che ha agito con l’obiettivo di dotare l’Europa di strumenti più efficaci, per superare il regolamento di Dublino e per gestire in una forma veramente solidale la sfida delle migrazioni”.

Ursula von der Leyen, ha sottolineato in una sua nota che “la migrazione è una sfida
europea che richiede soluzioni europee. Gli Stati membri alle nostre frontiere esterne devono gestire la migrazione illegale, che spesso mette a dura prova la loro protezione delle frontiere. Il Patto sulla migrazione e l’asilo garantirà una risposta europea efficace a questa sfida europea. Significa che saranno gli europei a decidere chi arriva e chi può restare nell’Ue, non i trafficanti. Significa proteggere chi ha bisogno”.

Anche per la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, l’intesa “del 20 dicembre 2023 passerà alla storia”. Il giorno in cui l’Ue ha raggiunto un accordo fondamentale su una nuova serie di regole per gestire la migrazione e l’asilo.

Metsola ha aggiunto: “Ancora una volta l’Europa ha sfidato le previsioni. Sono molto orgogliosa del fatto che con il Patto per la migrazione e l’asilo abbiamo ottenuto risultati e fornito soluzioni”.

“Abbiamo raggiunto l’accordo politico, per una migliore protezione delle nostre frontiere esterne,più solidarietà, più garanzie per i vulnerabili e i richiedenti asilo, il tutto basato sui nostri valori europei: sono davvero orgogliosa, ce l’abbiamo fatta”. Lo ha detto Ylva Johansson, commissaria europea agli affari interni.



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