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L'area del Mercato Centrale dopo l'arrivo delle bancarelle traslocate da piazza San Lorenzo

Gli ambulanti di San Lorenzo nel «recinto» del Mercato (FOTO)

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FIRENZE – «Ci hanno chiuso in questo recinto, ma non ci possiamo muovere. Non riusciamo neppure ad aprire i cassetti. Chiediamo solo di poter lavorare, ma in queste condizioni è impossibile». Lo sfogo degli ambulanti di piazza San Lorenzo si fa sentire nel giorno in cui si sono dovuti spostare nella vicina piazza del Mercato Centrale: ufficialmente per consentire lavori urgenti di ripavimentazione, ma in realtà come atto finale di un braccio di ferro che dura da tempo con il Comune. Non a caso il sindaco Renzi nei giorni scorsi aveva ufficialmente parlato di «liberazione» della piazza San Lorenzo.

Stamani (dopo due giorni di non lavoro) gli ambulanti hanno portato le loro bancarelle in piazza del Mercato. Più che altro per dimostrare anche ai tecnici del Comune presenti sul posto la reale ristrettezza dello spazio loro concesso. Secondo Palazzo Vecchio ci possono stare una cinquantina di banchi, per gli ambulanti al massimo la metà.

Nel fotoservizio di FirenzePost, scene della situazione in piazza del Mercato con alcuni commenti degli ambulanti.

«Non riusciamo a girarci in nessun modo nemmeno noi, figuriamoci chi dovrebbe venire qui a fare acquisti» tuona Riccardo Roselli, di Anva Confesercenti. «Ma ha pensato qualcuno cosa succede se arriva un temporale improvviso? Attaccati come sono i banchi, non c’è tempo per chiuderli. C’è il rischio di rovinare gran parte della merce esposta. Solo se c’è spazio davanti e dietro a ciascun barroccio la manovra può essere rapida ed efficace. Così è un disastro».

C’è attesa per un nuovo incontro con il sindaco Matteo Renzi, al quale – come da lui stesso indicato nei giorni scorsi – gli ambulanti contano di poter consegnare un nuovo progetto alternativo che consenta di poter mantenere alcune bancarelle nella piazza San Lorenzo e spostarne altre in aree diverse. Ma con spazio e visibilità necessarie per poter continuare la loro attività.

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Sandro Addario

Giornalista

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