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Aldo Ciccolini

La leggenda di Ciccolini, il grande pianista che ama Firenze

Aldo Ciccolini
Aldo Ciccolini

FIRENZE – Sabato 8 Febbraio al Teatro della Pergola (ore 16) arriva Aldo Ciccolini, pianista ormai entrato nella leggenda. Una presenza carismatica, che conferma il legame speciale e storico con gli «Amici della Musica» di Firenze iniziato ben sessant’anni fa, nel lontano 1954.

Nemico di ogni concessione ai gusti del momento, insensibile alle logiche mediatiche, Aldo Ciccolini ha un po’ sperimentato su di sé il detto «Nemo propheta in patria» e ha trovato a Parigi i più caldi estimatori del suo immenso talento. Si è fatto cittadino francese dal 1969, ma all’appuntamento annuale con gli «Amici della Musica» di Firenze tiene a non mancare mai, a dispetto del progredire dell’età anagrafica (è nato a Napoli il 15-8-1925), che del resto non ha finora ostacolato il dispiegarsi della sua arte sul palco.

Dopo una prestigiosa e lunga carriera internazionale, che lo ha visto suonare con le più straordinarie bacchette del Novecento (tra cui Furtwängler, Mitropulos, Ansermet, Monteux, Kleiber, Gavazzeni, Giulini, Maazel) e, tiene a ricordare, come fido accompagnatore della splendida Elisabeth Schwarkopf, ancora oggi Ciccolini considera la musica come una vera e propria missione.

Il programma del concerto è ricco e affascinante: la «Tarantella op.43», « Notturni op.62», le «Mazurche op.59» e la «Polacca Fantasia op.61» di Chopin, cui si affiancano le delicate miniature dei «Sei Pezzi Lirici op.43» di Grieg e l’elegante comunicativa tardo-ottocentesca di «Viennoise» di Gabriel Pierné, brani entrambi mai presentati nelle programmazioni degli «Amici della Musica».

Scelte che documentano ancora il gusto e la curiosità persistenti in questo interprete quasi novantenne, protagonista di centinaia di registrazioni dedicate a Mozart, Beethoven, Debussy e fra i più ispirati interpreti del repertorio francese (celebre, ancora oggi, la sua bellissima integrale di Satie); è del resto ben noto, fra gli intenditori, come scopritore di opere eseguite di rado o ingiustamente trascurate, che proprio grazie alla sua attenzione hanno conosciuto più ampia diffusione. Il suo stile raffinato e al contempo lucido si è formato alla solida scuola musicale di Napoli (dove debuttò appena sedicenne al San Carlo) con gli insegnamenti di una tradizione tecnica ed esecutiva che risale a Liszt e Busoni. Insignito del prestigioso premio “Una vita nella musica” dell’Associazione Culturale Artur Rubinstein e del Teatro La Fenice di Venezia, il maestro ha raccontato la sua straordinaria esperienza artistica nel volume «Conversazioni con Aldo Ciccolini» di Dario Candela (Curci Editore).

Teatro della Pergola, sabato 8 febbraio, ore 16 – Info www.amicimusica.fi.it

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