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Terrorismo: legge trasversale contro la radicalizzazione jihadista. Previsto nuovo delitto: carcere da 2 a 6 anni

Copasir

C’è il rischio di un’escalation del terrorismo. E la politica teme una radicalizzazionde jihadista. Contro tutto questo è stata presentata alla Camera una proposta di legge ‘trasversale’ firmata dai vertici del Copasir e cioè dal presidente Lorenzo Guerini (Pd), dal vicepresidente Giovanni Donzelli (FdI), dal segretario Ettore Rosato (Az) e da Angelo Rossi (FDI), che prevede, fra l’altro un nuovo delitto che prevede il carcere da 2 a 6 anni, e punta ad affidare sostanzialmente al Comitato di controllo sui servizi segreti il coordinamento delle azioni di prevenzione contro la radicalizzazione terroristica anche di stampo jihadista. Il testo, oltre a definire concetti come quello della “radicalizzazione Jihadista”, disciplina anche l’adozione di misure, interventi e programmi diretti a prevenire fenomeni eversivi di radicalizzazione violenta.

IL CRAD E IL PIANO – Si istituisce il ‘Centro nazionale sulla radicalizzazione (Crad), composto da rappresentanti di vari ministeri e dell’Aisi, che dovrà predisporre ogni anno anche il “Piano strategico nazionale di prevenzione dei processi di radicalizzazione e di adesione all’estremismo violento e di recupero dei soggetti coinvolti” che dovrà definire “progetti, azioni e iniziative da realizzare”. Il Piano dovrà essere approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro dell’Interno e acquisito il parere delle Commissioni parlamentari. Si prevede la nascita di un “numero verde”. Il Crad si avvarrà anche del monitoraggio svolto dal Dipartimento per l’immigrazione del Viminale sulla base delle informazioni fornite “dalle Prefetture-uffici territoriali del Governo”.

I CCR – Nella pdl si stabilisce anche l’istituzione dei “Centri di coordinamento regionali sulla radicalizzazione” (CCR) che avranno il compito di dare attuazione al Piano. – IL CONTROLLO DEL COPASIR – Il Copasir controlla l’attuazione della legge, esprime i pareri, svolge attività conoscitiva sui fenomeni eversivi di radicalizzazione violenta. E potrà audire anche magistrati e forze di polizia. Potrà esaminare il rapporto sul funzionamento di internet che la Polizia postale dovrà fare ogni semestre. E dovrà fare una relazione alle Camere.

LE SCUOLE – Ci saranno “interventi preventivi” nelle scuole e l’Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri dovrà proporre ogni 6 mesi delle linee guida al ministero della scuola finalizzate a promuovere, tra l’altro, la conoscenza della lingua italiana e dei principi della Costituzione. Sono previsti anche progetti di formazione universitaria per formare figure specializzate. Nel Piano dovranno essere previste anche campagne informative, anche attraverso i social. La Rai dovrà realizzare una “piattaforma multimediale per la messa in onda di prodotti informativi” in italiano e anche in arabo. Ma una “sinergia” in questo senso ci può essere anche con altri media nazionali.

PIANO DERADICALIZZAZIONE – Si prevede anche un “Piano nazionale per la deradicalizzazione e il recupero di soggetti italiani o stranieri detenuti”.

UN NUOVO REATO – Inoltre, si inserisce il nuovo delitto di “detenzione di materiale con finalità di terrorismo” per il quale si prevede il carcere da 2 a 6 anni.



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