Firenze: rissa fra minori nel Cas del viale Corsica. Operatrice aggredita e portata in ospedale
FIRENZE – L’Uil funzione pubblica denuncia, attraverso un comunicato, la rissa è scoppiata ieri, 25 maggio 2024, all’interno del Cas di viale Corsica a Firenze, coinvolti minori non accompagnati ospiti della struttura. Due ragazzi hanno anche aggredito un’educatrice intervenuta per calmare gli animi, riportando lesioni guaribili in 4 giorni.
E’ quanto riferisce in una nota la Uil Fpl secondo cui quanto accaduto “è l’ennesimo episodio che mette in evidenza le grosse criticità nella gestione dei minori non accompagnati da parte di questa Amministrazione. Diciamo basta: non è possibile mettere in pericolo l’incolumità dei nostri operatori per una gestione non idonea di un problema non solo locale ma nazionale”.
Ieri, spiega il sindacato, “i minori non accompagnati ospiti del centro Palazzina dell’orologio di viale Corsica 4 hanno dato il via a una rissa all’interno del centro distruggendo suppellettili e arredi. Una educatrice che tentava di calmare gli animi è stata aggredita da due minori, accompagnata all’ospedale di Careggi con un’ambulanza ha riportato lesioni guaribili in 4 giorni.
In tutto questo l’unica forza intervenuta è stato il distaccamento della polizia locale di Rifredi sito proprio accanto alla struttura vivendo una giornata estremamente complessa che ha portato a fermare quattro giovani e rinvenire dentro la struttura due coltelli e uno spaccavetro. La tensione generata dall’operazione ha messo più volte in pericolo gli operatori e uno è stato refertato al Dea di Careggi”.
Per il sindacato “è impensabile che all’interno di una stessa struttura convivano un distaccamento di Polizia Locale e un centro Cas”: “inevitabilmente si generano tensione e pericolo sia per gli operatori sia per i minori. Non è cosi che si tutela la sicurezza sui luoghi di lavoro”, le “strutture vanno separate e pensate in maniera intelligente non è possibile gestire questa situazione in questo modo. L’Amministrazione Comunale deve garantire una certa sicurezza per tutti i suoi operatori, siano operatori sociali o unità di Polizia Locale. E’ necessario cambiare per tutelare i nostri agenti e la loro sicurezza”.