Prato: arrestato tenente colonnello dei carabinieri. Domiciliari per imprenditore tessile e titolare agenzia investigativa. L’accusa: corruzione
PRATO – Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Firenze, con l’accusa di aver favorito, passando anche informazioni riservate, imprenditori italiani e cinesi, ha arrestato oggi, 30 maggio 2024, il tenente colonnello Sergio Turini, 55 anni, comandante della compagnia dei carabinieri di Prato. I reati contestati: corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e accesso abusivo ai sistemi informatici.
L’ufficiale è indagato anche per peculato, omessa denuncia di reato all’autorità giudiziaria e per omissione di atti di ufficio. Nell’ambito della stessa inchiesta sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione l’imprenditore pratese Riccardo Matteini Bresci, 66 anni, socio di maggioranza del Gruppo Colle di Usella (Cantagallo), che si occupa di tintura tessile, e il titolare di un’agenzia di investigazioni, Roberto Moretti, 52enne torinese. Gli arresti sono stati eseguiti dal Ros dei carabinieri.
L’indagine – condotta dai pubblici ministeri Luca Tescaroli, Lorenzo Boscagli e Massimo Petrocchi – si è concentrata sulle condotte dell’ufficiale dell’Arma che, nella sua qualità di comandante di reparto, avrebbe intrattenuto rapporti corruttivi con l’imprenditore Matteini Bresci, “ponendo in essere plurimi atti contrari ai doveri d’ufficio, consistiti anche in accessi abusivi alla banca dati delle Forze di Polizia”, spiega un comunicato del procuratore capo di Firenze Filippo Spiezia.