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Borsellino: la famiglia del magistrato parte civile contro Palazzo Chigi e Ministero Interno

Strage di via D’Amelio, a Palermo (Foto d’archivio)

CALTANISSETTA – La famiglia di Paolo Borsellino, ucciso insieme agli agenti di scorta nella strage del 19 luglio 1992, ha sollecitato la citazione, come responsabile civile, della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministro dell’Interno.

La richiesta dei figli del magistrato, Fiammetta, Lucia e Manfredi Borsellino, è avvenuta attraverso il loro legale, l’avvocato Fabio Trizzino, nel corso della prima udienza preliminare tenutasi stamani a Caltanissetta, a carico di 4 agenti accusati di aver depistato le indagini sulla strage di via D’Amelio, a Palermo. La stessa richiesta è stata avanzata da Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso.

L’avvocato Giuseppe La Spina, si è costituito parte civile per la Presidenza del Consiglio dei ministri e per il ministro della Giustizia anche quale danneggiato dal reato, e per il ministero dell’Interno soltanto quale parte offesa. Il gup si e’ riservato di decidere e ha fissato la prossima udienza per il 19 settembre.

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