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Borse: lunedì nero. Milano chiude a meno 2,27 e brucia 15 miliardi. Wall Street in rosso
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MILANO – Lunedì nero delle Borse mondiali. Chiusura pesante per Milano. Il listino milanese ha chiuso in calo del 2,27%, a 31.293 punti, contenendo i ribassi nel pomeriggio, dopo che in mattinata era arrivato a perdere fino al 4,3%. Sul listino principale di Piazza Affari sono stati bruciati oggi altri 15 miliardi di euro di capitalizzazione, che portano a quasi 55 miliardi di euro le perdite registrate dalla Borsa milanese in tre sedute.
Wall Street resta in rosso, con l’indice dei tecnologici tornato oltre il 3% nelle perdite. Il Dow Jones è a -2,52% a 38.737,25 punti, il Nasdaq è scivolato a -3,28% a 16.226,61 punti, mentre lo S&P 500 è a -2,85% a 5194,18 punti.
Sul mercato arrivano le scommesse per un intervento di emergenza della Fed sui tassi. Di fronte alle turbolenze e ai timori di una recessione americana in mattinata i trader erano arrivati a prezzare al 60% la probabilità di un taglio dei tassi di 25 punti base entro una settimana, posizioni che nel corso di seduta si sono ridimensionate al 30%. Sul mercato è comunque diffusa la convinzione che la Fed dovrà agire in fretta e con decisione: i trader si attendono un taglio di 50 punti base a settembre e di altri 50 punti a novembre, riferisce Bloomberg.
Profondo rosso alla Borsa di Tokyo che ha segnato la maggiore flessione giornaliera di sempre, sui timori di una imminente recessione Usa, e la rivalutazione dello yen. L’indice di riferimento Nikkei cede il 12,40% a quota 31,458,42, e una perdita di 4.458,42 punti. La valuta nipponica si rivaluta al cambio col dollaro, a 142,20, e sull’euro a 154,90.