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Decreto carceri: via libera della Camera, dopo l’ennesimo suicidio dietro le sbarre. Nordio: “Le mie proposte contro il sovraffollamento”

Quasi in contemporanea con l’ennesino suicidio dietro le sbarre – un giovane tunisino si è tolto la vita a Prato, come un suo connazionale, recentemente, a Firenze – l’Aula della Camera approva il decreto Carceri, con 153 voti favorevoli, 89 contrari e un astenuto.

L’assemblea di Montecitorio aveva già votato nella serata di ieri la fiducia posta dal governo sul decreto. Il provvedimento era stato licenziato dal Senato giovedì scorso sempre con un voto di fiducia. Il testo prevede, tra l’altro, l’assunzione di mille agenti nei prossimi 2 anni; misure a favore dei detenuti come la possibilità di fare più telefonate; l’introduzione del reato di ‘peculato per distrazione’ e una maggiore possibilità per i tossicodipendenti detenuti di scontare la pena in comunità.

Riunione a Palazzo Chigi sulle carceri, proprio mentre alla Camera si stava votando il decreto. All’incontro hanno partecipato secondo quanto si apprende la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Guardasigilli Carlo Nordio, il sottosegretario Alfredo Mantovani, i due sottosegretari alla Giustizia Andrea Ostellari e Andrea Delmastro, il viceministro Francesco Paolo Sisto e i presidenti delle Commissioni Giustizia di Senato e Camera, Giulia Bongiorno e Ciro Maschio. La riunione, si spiega, è servita per fare il punto sui prossimi passi da fare per l’ emergenza carceri che “resta una priorità” e per rendere “subito operativo il dl”.

Intanto il ministro Nordio, dopo un vertice con la Premier Meloni, chiederà d’inciontrare il Capo dello Stato, Sergio Matterella, per proporre soluzioni al sovraffollamento carcerario: “Ho prospettato al presidente Meloni – ha riferito il ministro – soluzioni a breve e medio termine per il sovraffollamento carcerario. Su questo tema chiederò un incontro al Presidente della Repubblica, che ha sempre manifestato grande attenzione al riguardo. Del pari proporrò al Consiglio Superiore della Magistratura di considerare la copertura di organico per la magistratura di sorveglianza, garantendo, da parte del ministero, agili e veloci procedure per il completamento della pianta organica degli amministrativi presso i Tribunali di sorveglianza”.


Sandro Bennucci

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