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Acqua: autunno ok per l’approvvigionamento in Toscana. Concessioni: Regione invitata a fornire i numeri

La diga di Bilancino

FIRENZE – La ripresa d’autunno non registrerà problemi di approvvigionamento idrico in Toscana, Liguria e in parte dell’Umbria, per le famiglie e le attività produttive. La riunione di oggi, 29 agosto 2024, dell'”Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici”, organo dell’Autorità di bacino Distrettuale dell’Appennino settentrionale, convocata dal segretario generale, Gaia Checcucci, ha fotografato una situazione ancora di “bassa criticità”.

Significa che non ci saranno riduzioni nell’erogazione dell’acqua. Tuttavia, il livello di attenzione dovrà ragionevolmente restare alto (lotta agli sprechi e invito all’uso sostenibile della risorsa) perchè le previsioni meteo della prima decade di settembre indicano clima tipicamente estivo, con scarsa piovosità e temperature sopra alla media del periodo. Dal 10 settembre in poi sono invece previste precipitazioni sparse, a carattere temporalesco, talvolta anche devastanti.

TOSCANA– Nel dettaglio, l'”Osservatorio” ha rilevato che il mese di agosto 2024, in Toscana, ha fatto registrare una riduzione di piogge di circa il 30% rispetto agli ultimi tre decenni. A luglio, il deficit era invece stato del 55%. Si tratta comunque di riduzioni minime, considerato che parliamo dei due mesi meno piovosi dell’anno. La zona di Firenze (Arno medio) è quella dove le piogge sono state più scarse: appena 9 millimetri in un mese. Per fortuna il fiume è stato sostenuto dai rilasci della diga di Bilancino, consistenti rispetto alle medie estive, che hanno consentito i prelievi dell’Area metropolitana di Firenze, ed evitando al fiume quell’aspetto di tipo “rigagnolo” che era comune prima del funzionamento della diga. Questo ha però determinato un calo, sia pure non preoccupante, del quantitativo di acqua disponibile a Bilancino.

Di contro, il bacino del Serchio (che ricade nelle province di Lucca, Massa Carrara e Pisa) ha registrato una piovosità superiore alla media e a quella degli ultimi due anni, come si può vedere dalla tabella

Bene, in ogni caso, gli invasi, tutt’ora pieni al 74%. Ok anche per le falde, riempite dalle piogge dei primi sei mesi dell’anno. E’ vero che registrano una costante decrescita, comunque in linea con il periodo e sopra le fasce di attenzione.

LIGURIA– Il mese di agosto 2024, in Liguria, è stato caratterizzato da piogge superiore alla media, tanto da collocarlo fra gli anni più piovosi dell’ultimo ventennio. Anche le falde liguri mostrano una buona tenuta. Le eccezioni continuano a essere rilevate dalla situazione delle falde alimentate principalmente dai fiumi Roja e Bisagno, poste a livello di attenzione, a causa degli importanti prelievi, ma sempre in condizioni migliori in confronto agli anni precedenti. La percentuale di riempimento degli invasi liguri (il più importante la diga di Brugneto) è di circa l’85%.

INVITO ALLE REGIONI– Considerata la situazione di “bassa criticità”, l'”Osservatorio” sarà riconvocato nella seconda metà di settembre. Intanto è stato rivolto alle Regioni Toscana e Liguria l’invito a definire, nel dettaglio, in particolare nelle aree critiche (Toscana Costa, Roja e Bisagno), il quadro delle concessioni e i prelievi effettivi degli ultimi cinque anni, per poi impostare un nuovo quadro di gestione.

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