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Fiorentina in 9 vince ai rigori (5-6) in casa Puskas. Passa il turno grazie alle parate decisive di De Gea. Ma che paura! Pagelle

Richardson nel primo tempo della partita (foto ACF Fiorentina)

FELCSUT (UNGHERIA) – Ce l’ha fatta, la Fiorentina: grazie all’ultimo rigore trasformato da Biraghi. E al penultimo parato da De Gea a Szolnoki: 6-5 il risultato finale in casa della Puskas Akademia, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari e dei supplementari, in cui la squadra viola era rimasta adirittura in nove per le espulsioni di Ranieri (autore del fallo per il rigore del pari magiaro) e poi di Comuzzo. Nel suo genere è un’impresa, se vogliamo. E va letta proprio così. Guardando con soddisfazione al sorteggio dei gironi di Conference che si svolgerà oggi. Sorteggio al quale la Fiorentina, ripresa per i capelli anche dall’esperienza del portiere-monumento, potrà partecipare tra le favorite del torneo assieme al Chelsea.

ESPULSIONI – Poi, nell’analisi della partita, parleremo anche di un primo tempo inguardabile, finito senza danni solo grazie a due paratone, anche un po’ fortunate, di De Gea. Ripresa illuminata da un bel gol di Kean, ma rovinata dall’ennesimo “buco” in difesa che ha permesso agli ungheresi, quasi allo scadere del recupero, di pareggiare e andare ai supplementari. Qui è arrivata l’espulsione di Ranieri. Seguita, a supplementari in corso, da quella di Comuzzo. Va aggiunto che Palladino aveva sostituito un disastroso Pongracic proprio perchè di nuovo ammonito. Bisognerà ripensare questa difesa insicura e, di conseguenza, eccessivamente fallosa. Ma in questo momento va bene guardare avanti, dopo il grosso pericolo scampato.

PALLADINO – Può esultare, Raffaele Palladino: ha superato i play off in condizioni d’emergenza. E ora può giardare avanti con ottimismo. Si potrebbe parlare di una società poco organizzata, che ha rischiato grosso con un mercato incerto e tardivo. Ma passiamo oltre. E andiamo a una cronaca della partita che ha tenuto col fiaro sospeso i 300 tifosi viola che si sono fatti sentire molto più dei 3.500 locali.

DE GEA – L’allenatore viola rispolvera i titolarissimi: conferma Richardson e rilancia De Gea come portiere di coppa. L’approccio dei viola alla partita è pessimo. La Pancho Arena assiste infatti a numerosi errori di costruzione e incertezze dei toscani, così com’era successo nel primo tempo-shock al Franchi. Puljic e Nissila vanno vicinissimi alla rete, con De Gea subito sollecitato all’intervento decisivo. Sottil risponde, poi ecco il nuovo miracolo del portiere viola che evita la rete di Puljic.

KEAN – La ripresa non mostra una Fiorentina migliore: anzi, rischia grosso: Golla, autore del 3-3 a Firenze, colpisce la traversa dopo quattro minuti e poi tocca a Plsek sfiorare un vantaggio che sarebbe meritato per gli ungheresi. Palladino si gioca tre cambi: dentro Comuzzo, Kouamé e Colpani per svoltare la sfida. Si risvegliano i toscani, che passano al 59°: il movimento di Colpani spiana la strada a Moise Kean, che supera Golla e batte Pecsi con un fortissimo rasoterra.

RANIERI – Da qui in poi la Fiorentina controlla i ritmi della sfida ma proprio nel maxi-recupero arriva una disattenzione che si rivela fatale: la difesa viola si disunisce al 94° e Ranieri non ha altra scelta se non trattenere Colley, causando un rigore. Rosso per il difensore e sul dischetto va Nagy, che spiazza De Gea e firma l’1-1 al 97°. Si va ai supplementari e Palladino sacrifica Kean, sostituito con Mandragora per passare al 4-4-1. La mossa non funziona, perché la Fiorentina balla ancora e resta in nove: secondo giallo e rosso anche per Comuzzo tra le proteste viola. Nissila sfiora la rete, che non arriva neanche nel secondo supplementare: l’errore last-minute di Favorov certifica l’accesso ai rigori.

RIGORI – Qui l’eroe è nuovamente De Gea, che neutralizza il penalty di Szolnoki: è proprio il capitano della Puskas Akademia a condannare i suoi al ko, perché Richardson e Biraghi non sbagliano. La Fiorentina si qualifica al maxi-girone della Conference League, con un sogno: centrare un’altra finale e magari, stavolta, vincerla.

Tabellino e pagelle

PUSKAS AKADEMIA (4-3-3): Pecsi 6; Maceiras 6, Golla 6.5, Stronati 6, Nagy 6; Plsek 6 (35’st Szolnoki 5.5), Favorov 5.5, Nissila 6.5; Soisalo 6 (43’st Vekony 5.5), Puljic 6.5 (22’st Colley 6), Levi 6 (22’st Komaromi 5.5). Allenatore: Hornyak 6

FIORENTINA(3-4-2-1): De Gea 7; Martinez Quarta 6 (25’st Parisi 6), Pongracic 5 (9’st Comuzzo 5.5), Ranieri 5; Dodò 5.5 (38’st Kayode 6), Amrabat 5.5, Richardson 6, Biraghi 5.5; Ikoné 5 (9’st Kouamé 6), Sottil 5.5 (9’st Colpani 6); Kean 6.5 (1’pts Mandragora 6). Allenatore: Palladino 6

ARBITRO: Antonio Nobre (Por) 5

MARCATORI: 14’st Kean, 51’st Nagy (rig)

SEQUENZA RIGORI: Komaromi gol, Mandragora gol, Favorov gol, Kouamé gol, Golla gol, Colpani gol, Szolnoki parato, Richardson gol, Nagy gol, Biraghi gol.

Espulsi: Ranieri al 49’st e Comuzzo al 7’pts per doppia ammonizione.

Ammoniti: Pongracic, Kean, Plsek, Colley, Komaromi, Maceiras, Favorov

Angoli: 9-3

Recupero: 0′, 8′, 0′, 1′


Sandro Bennucci

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