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Moto Gp a Misano: Bagnaia illude in pole, ma è Martin che vince la Sprint. E allunga

Jorge Martin

MISANO ADRIATICO (RIMINI) – Martin non perdona: picchia duro e dà un’altra piccola spallata a Bagnaia per la corsa al mondiale. Misano doveva essere l’occasione per Pecco, seppur dolorante dopo l’incidente di Aragon, di ridurre il gap dallo spagnolo. Ed invece è stato proprio il pilota della Prima Pramac, con una gara perfetta, a prendersi il massimo nella sprint del Gp di San Marino.

Vittoria senza storia, 12 punti ed un allungo di altre 3 lunghezze sul pilota piemontese che ora si trova a -26 dal rivale diretto per il titolo. La pole conquistata da Bagnaia in mattinata davanti a Morbidelli e Bezzecchi faceva pensare ad un gara tutta d’attacco ma a bruciare ogni ambizione di gloria è stata un’altra ‘falsa’ partenza, che ha permesso a Martin di prendersi dalla quarta casella in griglia la testa della gara fin dalla prima curva. Da allora è stato un monologo dello spagnolo che ha dovuto solo nei primi tre giri preoccuparsi del possibile sorpasso di Bagnaia per poi tenersi a debita distanza, causa anche la gomma poco performante di Pecco che si è dovuto alla fine accontentare del secondo posto davanti all’altra Prima Pramac di Franco Morbidelli, tornato a podio dopo un lungo digiuno.

Affamato più che mai è invece Martin che si sente sempre più in fiducia. “La qualifica era il 90% della gara e allora mi sono concentrato sulla partenza, non pensavo di partire subito in prima posizione, Pecco di solito parte forte però oggi ha fatto fatica”, ha dichiarato Martin che fatica a nascondere la propria soddisfazione. “Finalmente torno alla vittoria, sono felice, fatto un bel lavoro, è stato difficile, mi aspettavo di lottare con Pecco e non mi aspettavo di partire così veloce, ho spinto tantissimo cercando di non commettere errori fino alla fine. Domenica è un’altra gara ma sono fiducioso”, ha aggiunto mostrando dunque quella saggezza che gli era mancata negli anni precedenti.

Bagnaia dovrà essere bravo a trovare lo spunto dei tempi migliori, resettare e puntare tutto sulla gara lunga per poter quantomeno rallentare la corsa del rivale spagnolo. I guai fisici sembrano non dargli troppa noia, è invece la partenza e la frizione ad aver ostacolato la sua gara.

“Ci ho provato, ma Martin frenava forte. Dopo la partenza è stato un disastro, persa la prima posizione tutto è diventato difficile. Il secondo posto per quanto è accaduto la scorsa settimana non è male ma la partenza è stata disastrosa, speriamo di essere nelle migliori condizioni e di fare qualcosa di meglio domenica”, ha detto Bagnaia con un aria un po’ sconsolata ma non certo di uno che si arrende.

“Ci ho provato fino alla fine ma la gomma davanti mi ha detto basta. Alla fine ho preferito gestire, non era certo il caso di cadere di nuovo. Tutto è venuto fuori per colpa della partenza, ha slittato la frizione e mi ha fatto perdere lo spunto. Ho perso tre punti ma ora c’è la gara lunga. Servirà certamente partire meglio”.

Il fisico c’è nonostante tutto (i dolori alla clavicola e alle spalle restano) e dunque niente alibi: “Adesso non sto troppo bene ma nonostante qualche fitta in gara ho la possibilità di guidare al meglio”. Ci proverà anche Franco Morbidelli tornato a respirare l’aria del podio. “Dai che stiamo arrivando”, ha gridato il pilota romano che ha preceduto sul traguardo Enea Bastianini, quarto, e Marc Marquez, reduce in mattinata da una caduta che lo ha fatto scivolare in griglia al nono posto.


Paulo Soares

redazione@firenzepost.it

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